Lupi solitari, sì, ma non solo. A colpire oggi il cuore dell’Europa con attentati sanguinari potrebbero essere sempre più spesso giovanissimi, adescati spesso sul web dai terroristi. Parliamo di ragazzi che spesso hanno un’età davvero bassa, addirittura in molti casi tredici anni, e vengono avvicinati tramite internet da jihadisti. Bastano poche settimane per radicalizzarli e spingerli a colpire, spesso non con bombe o armi ma con uno strumento molto semplice e facile da trovare: il coltello.
Così ha colpito ad esempio il terrorista di Solingen, ma non soltanto: negli ultimi dodici mesi, in Europa, ne sono arrivati tre di attentati di questo tipo (Andalusia, Inghilterra e Lisbona), come spiega Repubblica. Negli ultimi diciotto mesi, in Europa, sono arrivate 120 espulsioni, circa settanta dal 7 ottobre in poi, quando Hamas ha attaccato Israele e questo ha risposto con un genocidio su Gaza. In tutto il mondo si è innalzato il livello di sicurezza, compresa proprio l’Europa.
Nel nostro Paese, le espulsioni sono regolamentate da leggi e norme molto chiare che hanno fatto sì che spesso i sospettati venissero mandati via prima che potessero fare del male e lo dimostra il fatto che negli ultimi dieci anni, con i terribili attentati che hanno colpito Francia, Spagna, Germania e non solo, in Italia non è avvenuto niente di simile. Il lavoro degli investigatori ha spesso permesso di arrivare prima rispetto ai jihadisti, bloccando sul nascere ogni idea criminale.
Jihadisti adescati sul web: Paesi UE chiedono più espulsioni
In Italia la norma sulle espulsioni prevede che i provvedimenti vengano firmati dal ministro dell’interno, dal prefetto o dalla Commissione per il riconoscimento della Protezione internazionale sulla base di elementi di polizia o di intelligence. Gli agenti sono sempre attivi e riescono a rintracciare i gruppi social creati per diffondere materiale jihadista o per trovare nuovi combattenti, o ancora chi in carcere appende al muro la foto delle Torri Gemelle e così via. Insomma, viene bloccato sul nascere chiunque possa anche semplicemente essere accostabile ai jihadisti. Dunque, ora che si comincia concretamente a parlare di espulsioni anche in altri Paesi, come la Germania e la Francia, l’Italia può fare scuola, vista la tradizione contro i terroristi.