Uno studio pubblicato sulla rivista Science ha rivelato che i baci sulle labbra, intesi come romantici o sessuali, sono più antichi di quanto pensassimo. La prima testimonianza, infatti, è stata ricollocata circa 4.500 anni fa in diverse società della Mesopotamia. A sostenere questa teoria sono alcuni documenti antichi risalenti al 2.500 a.C., che sono stati a lungo trascurati.
In passato si era arrivati alla conclusione che i baci amichevoli o tra familiari fossero stati un comportamento umano comune nel tempo, eppure si pensava che i baci romantici o sessuali non fossero universali, bensì appartenenti a una determinata area del mondo. In particolare, le prime testimonianze erano state collocate, intorno al 1500 a.C., nell’Asia meridionale, in quella che sarebbe l’India moderna. In realtà, il nuovo studio ha evidenziato che questo non è conforme alla storia. I ricercatori hanno scoperto infatti che il bacio sulle labbra era una parte ordinaria dell’intimità in tempi molto più antichi e che non ha avuto origine in una regione specifica, come avevano supposto gli approfondimenti precedenti.
Baci, prima testimonianza risale a 4500 anni fa: lo studio
Gli antichi testi rinvenuti in quelli che erano i territori della Mesopotamia, risalenti a 4.500 anni fa, suggeriscono che i baci fossero qualcosa che si scambiavano le coppie sposate e che erano anche considerati un desiderio sessuale per una persona non sposata che era innamorata.
“Nell’antica Mesopotamia, che è il nome delle prime culture umane che esistevano tra i fiumi Eufrate e Tigri nell’attuale (attualmente Iraq e Siria, ndr), la gente scriveva in caratteri cuneiformi su tavolette di argilla. Molte migliaia di queste tavolette di argilla sono sopravvissute fino ad oggi e contengono chiari esempi del fatto che il bacio era considerato parte dell’intimità romantica nei tempi antichi, ma anche delle amicizie e dei rapporti familiari. Pertanto, non dovrebbe essere considerato un’usanza che ha avuto origine esclusivamente in una singola regione e si è diffusa da lì, ma sembra piuttosto essere stata praticata in più culture antiche nel corso di diversi millenni”, ha affermato Troels Pank Arboll, professore di storia della medicina presso l’Università di Copenaghen.