Nuovi aggiornamenti sui fatti dell’istituto tecnico di Lissone, provincia di Monza e Brianza, con il professore di italiano a processo per aver baciato un’alunna 16 anni nel bagno della scuola. Il docente è accusato di atti sessuali con minore con abuso di potere del suo ruolo e il processo prenderà il via a metà dicembre. Come evidenziato da Storie Italiane, la studentessa – descritta come succube di questa relazione – si costituirà parte civile. Il prof si è giustificato affermando di essere innamorato della minorenne, tanto da essere pronto a lasciare la moglie per vivere una vita con lei. «Rispetto all’ipotesi accusatoria originaria, che era la violenza sessuale, attualmente il processo ha come capo di imputazione atti sessuali con minorenne. L’atto sessuale in sé può essere anche un bacio», le parole dell’avvocato del docente a Storie Italiane: «Il docente non ha mai abusato dei poteri inerenti la sua posizione. Rapporto tra prof e alunna minorenne? Ma oggi in Italia il rapporto sessuale tra una sedicenne, che ha compiuto sedici anni, e un uomo di settant’anni è lecito». La legale dell’alunna ha preferito non sbottonarsi: «Stiamo attendendo lo svolgimento del processo, in quella sede comunque si verificherà l’accertamento dei fatti, per cui ritengo prematura ogni anticipazione». (Aggiornamento di MB)
CAOS IN UN ISTITUTO TECNICO DI LISSONE
Verrà processato il professore 60enne di un istituto tecnico superiore di Lissone, in provincia di Monza e Brianza, che baciò nei bagni della scuola una sua alunna di 16 anni. Come ricorda Il Fatto Quotidiano, uno studente aveva immortalato l’episodio, con tanto di fotografia scattata con il suo smartphone, e l’insegnante era finito nei guai: l’alunno “paparazzo” aveva infatti mostrato lo scatto ad un altro insegnante e in seguito alla preside della scuola. Il prof era quindi stato denunciato ed erano poi scattate le indagini che, come ricorda il Corriere della Sera oggi, si sono concluse con il tribunale di Monza che ha pronunciato il rinvio a giudizio nei confronti del docente, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Vincenzo Fiorillo. Le accuse nei confronti del professore 60enne sono di “atti sessuali con minori con l’abuso dei poteri derivanti dalla sua posizione“, in quanto lo stesso avrebbe manomesso il registro della classe, e i fatti risalirebbero alla fine dell’anno scolastico 2018-2019, a giugno di un anno fa.
BACIÒ ALUNNA, PROFESSORE 60ENNE A PROCESSO: ERA PRONTO A LASCIARE LA SUA FAMIGLIA
A sua discolpa, il professore 60enne che insegna italiano, ha sostenuto di essersi “innamorato” della studentessa. Questa inizialmente non voleva denunciare l’uomo, mentre il prof si era detto pronto a lasciare la sua famiglia per “farsi una vita con lei”, tanto che “ne aveva parlato alla moglie” che “verrà chiamata a testimoniare” nel processo. Ora il professore 60enne vuole dimostrare le sue intenzioni serie davanti al giudice, come ha spiegato l’avvocato dello stesso, Simone Vismara, ai microfoni del Corriere della Sera: “Siamo pronti ad affrontare il processo – le dichiarazioni dell’avvocato – perché sosteniamo che non c’è stata alcuna forma di abuso da parte del mio assistito”. La pensa invece diversamente l’accusa, secondo cui la studentessa, ora 17enne, sarebbe stata completamente succube dell’uomo. La relazione fra i due sarebbe iniziata ad aprile 2019, e dopo alcuni sguardi il prof sarebbe passato a messaggi espliciti. Dopo la foto, l’istituto si è rivolto immediatamente alla procura.