Anche se i contributi economici messi a disposizione dal governo esistono e aiutano le persone a sostenere le spese per lo stipendio della badante, il 59% delle famiglie associate a Assindatcolf pensa che sia necessario incrementarle. La causa sarebbe un incremento del 9,2% dei minimi retributivi che obbligano le famiglie ad aumentare gli stipendi anche delle lavoratrici domestiche.
Badanti: l’82% delle famiglie vuole gli incentivi
In Italia la popolazione è fortemente invecchiata, sono oltre 14 milioni gli over 65 e 3 milioni le persone che hanno gravi limitazioni nelle attività quotidiane. Si tratta di soggetti fragili che hanno la necessità di essere assistiti continuamente, alcuni di loro anche 24 ore su 24. Una difficoltà sempre crescente a cui le famiglie hanno sempre fatto fronte da sole, ma negli ultimi anni si sono abituate a fare richiesta di contributi di welfare e incentivi statali.
Adesso nasce la necessità di richiedere un vero e proprio assegno universale per le badanti. La richiesta proviene dall’82,9% delle famiglie italiane, circa otto su dieci che vedono come necessario l’ottenimento di un assegno universale dedicato esclusivamente ai non autosufficienti. Nella proposta l’assegno universale per i non autosufficienti verrebbe maggiorato se è presente personale domestico regolarmente assunto. Anche l’associazione nazionale dei lavoratori di lavoro domestico si è espressa favorevolmente a questa proposta come testimoniato da uno studio realizzato dal Censis.
Badanti: il 17% delle famiglie è d’accordo con gli importi attuali
Solo il 17,1% delle famiglie si dice favorevole all’importo attuale dell’indennità di accompagnamento. In realtà il tasso di irregolarità lavorativa per coloro che prestano servizio presso domicili privati ancora molto alto, lo ha dichiarato Andrea Zini, presidente di Assindatkoff: “servono aiuti concreti che rendano sostenibile la spesa e, allo stesso tempo, facciamo emergere il lavoro irregolare. Infatti il lavoro irregolare, molto spesso nero, raggiunge una quota del 52% in Italia. La spesa arriverà ad ammontare 23 miliardi di euro come stimato dall’Ivass , l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni nel 2021.
Parallelamente anche la spesa pubblica per la non autosufficienza è destinata a salire sempre di più, secondo le stime a lungo termine le spese per l’assistenza domiciliare passeranno dal 1,9% del PIL del 2020 al 2,8% del 2070.