Baghdad nella serata di sabato è stata presa di mira da alcuni colpi di mortaio e razzi che sembrano non aver causato morti, ma ci sono almeno sei feriti. Colpita con tre colpi di mortaio la base aerea Balad, a 40 chilometri a nord della capitale irachena. Si tratta della stessa da cui nella notte tra giovedì e venerdì sono partiti i droni militari che hanno ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani e il leader delle Pmu Abu Mahdi Al-Muhandis. Un colpo di mortaio è caduto in zona, uno sulla pista di atterraggio e due all’esterno del recinto di protezione. Tre soldati sarebbero rimasti feriti, come riferito dal comandante della base, Sahi Abd al Amri. Le esplosioni vicino la Green Zone sono state tre: una nella zona di piazza della Celebrazione, la seconda vicino l’hotel Babylon sul lato opposto dell’ambasciata Usa e un terzo missile è caduto nel quartiere Jadriya, ferendo almeno tre civili. Intanto Ghulam Ali Abu Hamza, un comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane, ha fatto sapere – secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Tassnim – che ci sono «35 obiettivi americani a portata» dei Pasdaran e che «gli Stati Uniti e Israele devono vivere in uno stato di terrore costante dopo l’uccisione del martire Qassem Soleimani». (agg. di Silvana Palazzo)
RAZZI A BAGHDAD: ALLARME ALL’AMBASCIATA USA
Dopo l’uccisione del generale Soleimani, prosegue l’escalation di violenza in Medio Oriente. Due razzi (o colpi di mortaio) si sono abbattuti poco fa sulla Green Zone di Baghdad. Le notizie al momento sono contrastanti: fonti della sicurezza irachena ad Agenzia Nova hanno parlato di due colpi di mortaio in quella che è la zona sotto tutela internazionale, mentre inizialmente Sky News Arab parlava di un solo razzo. Una cosa è certa: l’allarme è risuonato intorno all’ambasciata degli Stati Uniti a Baghdad. La Reuters al momento parla di cinque feriti a causa della caduta dei due razzi. Poco dopo è stata poi colpita anche una base aerea, quella di Balad, che ospita i caccia F16 e i soldati statunitensi. Qui invece ci sono stati tre colpi di mortaio. Comunque l’ingresso della strada che porta all’ambasciata americana è stato chiuso per ragioni di sicurezza. Le ulteriori forze che gli Stati Uniti hanno deciso giorni fa di mandare in Iraq per difendere il personale dell’ambasciata saranno di sicuro molto utili.
RAZZI A BAGHDAD: COLPITA ANCHE BASE AEREA
Dopo che due razzi sono caduti nella Green Zone di Baghdad, in Iraq, nella zona che ospita gli uffici del governo iracheno e l’ambasciata Usa, diversi elicotteri americani si sono alzati in volo. Secondo i media locali stanno sorvegliando la zona. Al momento comunque non ci sono notizie di vittime. L’agenzia Afp spiega, citando alcune fonti, che le sirene hanno suonato immediatamente nella base aerea Al-Balad di Baghdad, dove sono ospitati sia diplomatici sia truppe americane. Fonti di sicurezza hanno poi riferito che la base è stata colpita da missili Katyusha. I timori degli Stati Uniti di contraccolpi contro le basi in cui le truppe sono schierate in tutto l’Iraq dopo l’uccisione del generale iraniano Soleimani si sono rivelati fondati. La tensione si è acuita, motivo per il quale il Pentagono ha annunciato l’invio di altri soldati in Medio Oriente. Invece la soglia di emergenza è stata innalzata a livello “Charlie”, che nel codice militare indica il secondo livello più alto, quando ci sono minacce imminenti di atti di terrorismo.