Recentemente il deputato leghista Alberto Bagnai si è inserito, con un’intervista rilasciata per il quotidiano Libero, nel sempre più ampio dibattito che è sorto attorno al Superbonus 110%. Il governo presieduto da Giorgia Meloni, infatti, ha deciso di interrompere il meccanismo della circolazione illimitata dei crediti d’imposta scaturiti proprio dall’adesione ai lavori di ristrutturazione, solo se collegati ad altri lavori di efficientamento energetico.



Una decisione che, secondo Bagnai, era necessaria, perché l’impatto che il bonus 110% stava avendo sui conti dello Stato era troppo alto, seppur manchino ancora gli elementi necessari per valutarlo correttamente. Una norma che si inserirebbe, spiega, nelle nuove norme “di bilancio europee che saranno di tipo predittivo e quindi molto sensibili all’emersione di debiti in anni futuri, come quelli che il Superbonus crea”. Il giudizio di Bagnai sul Superbonus è molto critico, “secondo noi della Lega è una misura sbagliata“, mentre istituzionalmente parlando “è chiaro che arrivati a questo punto dobbiamo tutelare i cittadini che si sono affidati a una legge dello Stato. Ne va della credibilità del patto tra amministrazione pubblica e amministrati”.



Bagnai sul futuro del Superbonus

Di certo sul Superbonus, continua a spiegare Alberto Bagnai, c’era solo una cosa, “che non poteva essere permanente”. Non nega l’effetto “defibrillatore, ha dato la scossa a un’economia che era in difficoltà”, ma crede anche che non si possa usare uno strumento simile “in un contesto ora radicalmente diverso”. “È stato sbagliato”, argomenta, “far credere che uno si possa rifare la casa gratuitamente. Un’intera campagna elettorale è stata giocata su questo falso mito del governo giallo-rosso”.



Continuando nel suo intervento, poi, Bagnai ha anche parlato del futuro del Superbonus e dell’attuale azione del governo, spiegandone le motivazioni. “È la direzione giusta“, spiega, perché “è la circolazione illimitata a rendere i crediti d’imposta assimilabili a debito pubblico”. Attualmente il Governo cercherebbe una soluzione, probabilmente gli F24, “potrebbero essere la strada giusta”, racconta Bagnai. Il ministro, in chiusura, ha promesso ai cittadini “che gli staremo vicini”, così come aiuteranno anche “quelli che sono stati penalizzati. Ad esempio, le imprese che costruiscono ex novo (..) e quei cittadini che non riusciti a trovare maestranze pronte a lavorare”.