TETTO AL CONTANTE A 10MILA EURO, BAGNAI “LIBERTÀ E NON EVASIONE”

La notizia forse più importante che emerge dall’intervista a “La Verità” del deputato della Lega Alberto Bagnai, il relatore della norma sul tetto del contante rialzato a 10mila euro, è un’ammissione semplice: il leghista in realtà ammette di pagare tutto con carte elettroniche. Il che fa capire come il punto sia di merito e di principio, senza che l’uno tolga importanza all’altro: «Il mio atteggiamento è liberale», spiega Bagnai al collega Federico Novella, «mi batto perché chi non la pensa come me sia libero di fare ciò che desidera con i suoi soldi. La sinistra, al contrario, ha in mente il modello canadese». Il tema è noto: la proposta di legge che intende alzare la soglia minima di contante da 2mila a 10mila euro, presentata da Bagnai e dal gruppo della Lega, appoggiata con forza dalla Premier Giorgia Meloni, ritenuta «non prioritaria» da Forza Italia. Nel prossimo CdM di venerdì 4 novembre il tema dovrebbe arrivare sul tavolo di Palazzo Chigi, con il più che probabile inserimento della norma leghista nella prossima Manovra di Bilancio 2023. Alle pesanti accuse di voler «favorire l’evasione» e quant’altro, mosse da Pd e M5s, risponde una volta per tutte lo stesso deputato Bagnai nella lunga intervista a “La Verità”.



«Quando parliamo di contanti non c’entra solo l’evasione: si tratta anzitutto di una questione di libertà», spiega il parlamentare facendo riferimento alle passate manifestazioni dei camionisti in Canada, «Non saprei dire se quella rivolta fosse giusta o sbagliata. Però so come è stata stroncata: bloccando i conti bancari dei manifestanti». La norma voluta della Lega intende per l’appunto evitare il più possibile in un futuro prossimo provvedimenti di quel tipo, ma non solo: nella lettera della BCE del 13 dicembre 2019, spiega Bagnai, si criticava pesantemente il Governo italiano per «aver proposto un limite di mille euro per le transazioni in contanti, precisava che la Spagna era già stata censurata per aver introdotto un limite simile, e menzionava il limite a 10.000 euro previsto per le transazioni in contante dalle direttive antiriciclaggio». Come del resto già sottolineato in questi giorni dal membro italiano presso la Banca Centrale Europea, Fabio Panetta, i contanti «aiutano le fasce povere» e non significano affatto il rischio aumentato per l’evasione.



ALBERTO BAGNAI: “PER ALCUNI GLI AUTONOMI SONO NEMICI DEL POPOLO. LOTTA AL DENARO È MEZZO PER PUNIRLO”

Alberto Bagnai spiega a “La Verità” come la sua proposta sul rialzo del tetto al contantePer la Bce il contante è uno strumento di inclusione finanziaria. Pensi agli anziani, meno “digitali” del resto della popolazione. Pensi alle aree interne, dove la copertura di rete non è assicurata. Non solo. È l’unica infrastruttura di pagamento a corso legale, senza costi e non vulnerabile a blackout e attacchi informatici». Il Governo Meloni interverrà con la Manovra per correggere la norma che dal 1 gennaio 2023 avrebbe portato il tetto al contante addirittura a 1000 euro: a Pd e M5s che accusano la Lega di facilitare il nero con questa norma (che ancora andrà discussa e inserita nella Finanziaria, ndr), Bagnai replica «sono narrazioni auto-razziste. Alimentano la credenza che l’italiano medio sia un delinquente abituale». Secondo il deputato della Lega, il tema dell’evasione fiscale e dell’economia sommersa non si riduce affatto al solo utilizzo di contante: «È collegato al tema della legalità, al controllo del territorio, alla gestione dei flussi di immigrazione clandestina, tutte questioni su cui la sinistra non può darci lezioni».



Bagnai non finge di non vedere evasione, economia sommersa, elusione o concorrenza fiscale sleale: il punto per il deputato del Carroccio è un altro e la polemica sul contante ne è un esempio plastico, «c’è un’illustre corrente di pensiero che, anziché misurarsi con le sfaccettature della realtà, ha scelto il suo nemico del popolo: il lavoratore autonomo. La crociata contro il contante si configura come uno strumento per punirlo». Quando spesso si sente dire che con i contanti a 10mila euro non saranno certo i poveri a poterne beneficiare, Bagnai salta su tutte le furie e ribadisce il concetto già espresso nel 2019 dalla lettera della BCE: il tema infatti è quello della necessità di fornire ai cittadini un mezzo di pagamento a corso legale e gratuito, «se si abbassa il tetto si deve fornire ai cittadini un mezzo di pagamento alternativo senza costi. In Senato abbiamo un disegno di legge a firma Siri per scongiurare che in una società cashless le banche rifiutino i servizi di pagamento a loro unilaterale arbitrio». Il tema è economico, politico ma soprattutto di principio secondo Alberto Bagnai: il tetto al contante riguarda la libertà del cittadino, «Le libertà che abbiamo rivendicato nel 1789, e che adesso stanno tentando di cancellare in una sorta di riedizione del 1984 orwelliano. È l’atteggiamento progressista della sinistra: il domani sarà migliore perché noi vi impediremo di sbagliare, limitando la vostra libertà. Suggerirei ai colleghi progressisti di nascondere questa vocazione totalitaria».