Il ritardo del governo sui Btp è stato «doloso», perché l’obiettivo era «precostituire una condizione di crisi di liquidità». La pesante accusa è stata lanciata da Alberto Bagnai, economista e senatore della Lega. In un’intervista al quotidiano La Verità ha parlato dei ritardi del governo, e in particolare del ministero dell’Economia, nell’emissione di una dose adeguata di Btp nella prima fase della crisi sanitaria e poi economica legata alla pandemia di coronavirus. «Non a caso, il presidente dell’Inps Tridico lanciava allarmi sulla mancanza di soldi per le pensioni». Eppure, il primo annuncio della Bce risale a metà marzo. E da allora la Lega spingeva per l’azione della Banca centrale, che ha deciso ieri di potenziare e prolungare il programma di acquisto di titoli degli Stati membri. «Se il Tesoro colloca titoli, con quei soldi fa quello che vuole. Se invece si rivolge a qualunque istituzione Ue, con quei soldi deve fare ciò che vuole quella istituzione Ue», ha spiegato il presidente della commissione Finanze del Senato, secondo cui in Mes e Recovery Fund «non c’è razionalità economica».



BAGNAI “MES? VOGLIONO COMMISSARIARE ITALIA”

Ma che senso avrebbe “incatenare l’italia ad un vincolo esterno”, come scrive Daniele Capezzone su La Verità? Per Alberto Bagnai l’obiettivo è «precostituire la base giuridica per commissariare il Paese quando ci sarà un governo conservatore». Quel vincolo esterno si chiama Mes: «Il Pd bisogno dell’Europa per restare al potere, e alcune associazioni di categoria hanno bisogno (sottolineo: in questo momento) del Pd, visto che il Pd sta al governo… L’equazione è: Pd uguale Europa uguale Mes». Non manca un attacco al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, definito dal leghista «lo storico che non passerà alla storia». Per Bagnai non ha senso il fatto che «l’Italia nel primo trimestre abbia avuto emissioni nette negative, cioè rimborsi. E quindi quel ritardo appare doloso». Duro anche sul premier Giuseppe Conte: «Il potere è come una droga che deve avergli causato una forte dipendenza. Ma mentre il Pd ha dalla sua gli apparati di Bruxelles, Conte non mi pare molto radicato…». E a proposito dei dem ha aggiunto: «Il Pd salvaguardia il Pd, consegnando il Paese all’Europa, incurante delle conseguenze». E quindi ha concluso: «Vogliono il potere per il potere, e avranno il potere sul nulla da loro stessi creato».

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