La Lega è intenzionata a proporre al governo una rottamazione delle cartelle esattoriale “quater”, appunto la quarta degli ultimi anni. Ne ha parlato in particolare Alessio Bagnai, il responsabile economico della Lega, che ospite ieri mattina della trasmissione Agorà ha detto: “Adesso abbiamo il decreto fiscale nella commissione di cui mi onoro di appartenere che è la commissione finanze del senato, e abbiamo fra gli altri due emendamenti a prima firma Salvini, uno sul tema della scadenza della rottamazione di tutte le rate saldo e stralcio, che propone un ulteriore differimento dei termini di un mese, e poi la rateizzazione dell’importo in quattro rate nel 2022, così scavalliamo il Natale: nella calza della Befana si trova solo una rata e non tutto l’importo. Sicuramente pagare non è mai piacevole – ha proseguito Bagnai – ma voglio sempre ricordare che si tratta di imposte dichiarate quindi l’intenzione di pagare c’è, altrimenti si sarebbe stati zitti. Si tratta di un favore verso un contribuente che un minimo di lealtà allo stato l’ha dimostrata”.



Il leghista ha poi esternato il secondo emendamento proposto: “Riguarda il tema della rottamazione per gli anni 2018 e 2019 non coperti dalla rottamazione del decreto fiscale che ebbi l’onore di presiedere nel 2018, e che valeva per le cartelle di tutto il 2017. Adesso, in considerazione del fatto che il 2020 è stato un anno molto difficile, si potrebbe fare un provvedimento per le cartelle ’18 ’19, è un provvedimento con una copertura sostenibile”.



BAGNAI: “PERSONE SONO INDOTTE A NON PAGARE CON LA ROTTAMAZIONE? FORSE…”

Luisella Costamagna incalza quindi Bagnai sul fatto che in Italia sembra rottamarsi sempre: “Deve pagare chi ha subito la pandemia, oggettivamente le condizioni di imprese e famiglie sono piuttosto deteriorate, c’è stato un buco e a riguardo ci sono due filosofie. La prima è che il buco viene colmato dallo stato e si slittano tutte le scadenze e si riprende. L’altra filosofia, appena si può si ridà tutto insieme. Bisogna trovare una via di mezzo”.

Poi Bagnai ha continuato, giustificando un’eventuale nuova rottamazione: “E’ evidente che se si ripropongono provvedimenti di questo tipo, le persone possono essere indotte a non pagare perchè aspettano, ma questo è un contesto molto particolare, abbiamo avuto la recessione più grave dalla seconda guerra mondiale. Stiamo riformando il fisco sotto una quantità di aspetti, il che significa che tirare una linea da un governo credibile può avere un senso, senza creare un problema di ‘moral hazard'”.



Bagnai riconosce che “la rottamazione è un cerottino, è chiaro che bisogna intervenire con investimenti”, per poi parlare della proposta leghista di spostare i soldi recuperi dalla riforma del reddito di cittadinanza sulla flat tax: “Proposta che ha un fondamento per il semplice motivo che la riforma del reddito di cittadinanza recupererà delle risorse, al Mef ne sono convinti, e noi proponiamo con quelle risorse di andare avanti con la flat tax”.