Tra i tanti ospiti di stamane a Omnibus, anche il responsabile economico della Lega, Alberto Bagnai. Si parla di materia fiscale, a cominciare dalla possibile riforma catastale, di cui Bagnai parla così: “Sono meno ottimista però del collega Marattin (esponente di Italia Viva, anch’egli in collegamento con Omnibus ndr), sulle conseguenze che si prospettano, in quanto il governo non ci ha dato il testo ma girano le veline sui media, come è normale insomma. Ieri il Corriere della Sera parlava di una revisione al rialzo degli estimi catastali, si sta parlando di aumentare le patrimoniali, le imposte sulla casa che già ci sono, con l’idea che questo serva per ridurle da un’altra parte”.



E ancora: “Si può fare un ragionamento sugli effetti distributivi, ci ricordiamo la stagione de ‘anche i ricchi piangano’, io mi ricordo la stagione del Monti 1 che incrementò la tassa sulla casa facendo un disastro: ha tagliato le gambe alla ripresa, ha mandato in crisi il sistema bancario perchè ricordiamoci che le case hanno riflesso sulle banche. Se il governo ci portasse il testo vedremmo il testo – ha continuato Bagnai – questo governo gode di enorme autorevolezza, non si capisce la paura di presentare una delega fiscale prima delle amministrative, perchè temo che il problema sia proprio questo”. Bagnai si sente poi di difendere il governo italiano sulle riforme: “C’è sempre questa idea sbagliata che l’Italia è indietro sulle riforme. Può darsi che ci siano cose che ci vengono chieste che noi non facciamo, ma se uno va a vedere la famosa lettera della Bce quasi tutto è stato fatto e si è cominciato a farlo”.



BAGNAI: “ITALIA NON DIETRO NELLE RIFORME”, E SUL PNRR…

Quindi Bagnai ha proseguito: “Mi spiace quando il dibattito politico viene rappresentato come divisione o tentativo di raccogliere consenso slealmente; io vorrei ricordare che il tema fiscale è Il tema politico, i parlamenti son nati per votare la legge di bilancio quindi non è strano un dibattito sul fisco, noi siamo rappresentanti un popolo e dietro di noi ci sono interessi, è giusto che sia così”. Sul Pnrr invece: “Voi lo sapete quanti paesi europei non hanno ancora un Pnrr approvato? Nove, e due non l’hanno nemmeno presentato, Olanda ed Estonia. Qui stiamo applicando la tachicrazia, fare tutto di corsa, io non voglio fare ostruzionismo ma…”.



E sempre sul Recovery Fund: “L’Italia è l’unico Paese che ha deciso di chiedere tutto l’ammontare disponibile. noi abbiamo cercato capire se sussistevano condizioni di convenienza, ho un aspetto prudente verso il pnrr, non scettico: le condizioni di un prestito un paese può valutarle, in questo momento sono convenienti, bisogna vedere come evolve”. Infine, sulle tensioni presunte all’interno della Lega, Bagnai spiega, citando un articolo di Repubblica che avrebbe ricostruito una sorta di ‘strappo’ nel Carroccio: “Questo appassionante esercizio di voyeurismo giornalistico che guarda dal buco della serratura… Io quando partecipo alle riunioni con i vertici con Salvini, Giorgetti ecc, tutta questa grande tensione non la vedo. Il nostro partito non è una caserma, siamo liberi di esprimerci, non ne farei un enorme caso, possiamo anche parlare dei senatori che si sono aggiunti”.