L’intervista andata in onda oggi a “In mezz’ora in più” con Lucia Annunziata rischia di divenire un boomerang non proprio dei più graditi per Conte e Tria: sul tema della procedura d’infrazione e la lotta-trattativa con l’Ue, il leghista Alberto Bagnai – presidente della Commissione Finanze al Senato nonché candidato in pectore al ruolo di Ministro per gli Affari Europei al posto di Paolo Savona – si scaglia contro Bruxelles con toni pacati ma contenuti fortissimi che difficilmente sfuggiranno a Moscovici e Juncker (non proprio un ottimo viatico per gli “affari Europei”). «In questo momento c’è evidentemente bisogno di creare un incidente che tenga l’Italia sotto un sostanziale potere di ricatto: ti faccio la procedura se tu non accetti una serie di cose. A questo atteggiamento ricattatorio, mafioso, se dovessero evidenziarsi dinamiche di questo tipo, non dico che siano di questo tipo, ma se si dovesse vedere che l’attacco al nostro paese è pretestuoso, sono il primo a dire, ma lo farebbe senza che nessuno glielo dica, che il ministro Tria opporrebbe un fermo no», spiega Bagnai non aumentando certamente i propri “amici” in Commissione Ue.



BAGNAI, L’ANTI-UE DELLA LEGA LANCIA LA “BOMBA”

La Annunziata aggiunge poi benzina al fuoco della Lega e del Governo e dopo i “metodi mafiosi e ricattatori” citati da Bagnai gli chiede conto delle sue teorie anti-Ue e anti-Euro, simili al sodale Borghi: «Non penso di poter decidere da solo i destini del mio paese. Scientificamente non rinnego nulla di quello che ho scritto nelle sedi scientifiche, in particolare, ma politicamente devo tener conto del contratto di Governo che sto aiutando a realizzare. Un economista non può dire che l’euro sia una buona idea, e nessuno l’ha detto tranne qualche fenomeno da talk show, ma un politico deve fare altre cose». Nel merito della possibile nomina a Ministro, il Presidente della Commissione Finanze al Senato aggiunge «Per quel che ne so io, ad oggi sono fonti giornalistiche. Io in Senato sto molto bene, sto lavorando anche su temi europei, quindi non avrei particolari né reticenze né ambizioni, se mi verrà chiesto, dovesse venirmi chiesto…». Da ultimo, pur ribadendo il suo ruolo di servizio e non di potere, Bagnai puntualizza «Oggettivamente, per vicende di vario tipo, nel Governo si sono liberate alcune posizioni, quindi a prescindere del rimpasto ci sono un ministro, quello degli affari europei, e due sottosegretari, che devono essere sostituiti, e attribuibili all’area Lega».

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