Martedì la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto un ricorso presentato da un distretto scolastico pubblico dell’Indiana, decidendo dunque di non intervenire pubblicamente nel dibattito sui bagni per gli studenti transgender. Le Corti d’appello federali sono divise sulla questione delle politiche scolastiche che impongono restrizioni sui bagni che gli studenti trans possono utilizzare, spiega “AP News”. Nel caso del ricorso, respinto senza commenti dalla settima Corte d’appello degli Stati Uniti con sede a Chicago, è stata confermata un’ordinanza che concedeva ai ragazzi transgender l’accesso al bagno maschile.



L’appello è arrivato dal distretto scolastico metropolitano di Martinsville, nel Sud-ovest di Indianapolis. Anche la Corte d’appello federale di Richmond, in Virginia, si è pronunciata a favore degli studenti transgender, mentre la Corte d’appello con sede ad Atlanta si è espressa in modo contrario. Nella sentenza, il giudice Diane Wood ha scritto che il coinvolgimento dell’Alta Corte sembra inevitabile: “Il contenzioso sui diritti dei transgender si sta verificando in tutto il Paese, e presumiamo che a un certo punto la Corte Suprema interverrà con più indicazioni di quelle fornite finora”.



La Corte Suprema Usa interpellata già nel 2021

Non è la prima volta che casi simili arrivano alla Corte Suprema negli Usa. Nel 2021, i giudici degli Stati Uniti si erano espressi riguardo il tema dell’utilizzo dei bagni da parte degli studenti transgender: la Corte aveva concesso agli alunni di usare a scuola i bagni che corrispondono alla loro identità di genere. I giudici avevano assunto la decisione respingendo la richiesta d’appello di una scuola superiore della Virginia contro l’ex studente Gavin Grimm, al quale nel 2014 aveva vietato di continuare a usare i bagni per i maschi.



Il ragazzo transgender, quando nel 2014 frequentava il liceo, aveva usato i bagni dei maschi per sette settimane senza problemi  prima del divieto della scuola per “tutelare la privacy di tutti gli studenti”. La decisione della Corte Suprema era arrivata il 28 giugno 2021: i giudici avevano deciso di di respingere il ricorso del Gloucester County School Board contro una sentenza del 2020 della 4th US Circuit Court of Appeals, dando dunque ragione allo studente, che si era diplomato nel 2017.