Bagni unisex al liceo: la decisione della dirigente scolastica a Trieste
Bagni unisex per gli alunni: è questo quanto stabilito dalla dirigente scolastica Claudia Virili del liceo scientifico Galilei di Trieste, che conta 44 classi e quasi 1000 alunni. Appena tornati in classe per l’inizio del nuovo anno scolastico, gli studenti hanno trovato una novità: non c’erano più bagni per maschi o femminile, ma un solo unico ambiente per tutti. Si tratta, come spiega il quotidiano “Il Piccolo”, di una proposta organizzativa della dirigente scolastica, nuova nell’istituto.
Al momento la novità è in fase sperimentale: i bagni unisex sono stati posizionati a un piano della sede centrale del liceo Galilei e nei prossimi mesi se ne discuterà in collegio docenti, con il corso “momenti di formazione” su stereotipi e discriminazioni. Lo scopo della dirigente scolastica Claudia Virili, che si è insediata proprio questo mese, è quello di “garantire la tutela e il rispetto di tutti“.
Bagni unisex al liceo, non mancano le proteste
La dirigente scolastica Claudia Virili del liceo scientifico Galilei di Trieste, che ha deciso di istituire bagni unisex per tutti gli alunni, ha spiegato che si è pronti a fare un passo indietro nel caso in cui sorgano dei problemi: “Se le ragazze mi dicono che la soluzione non le mette a loro agio o è poco funzionale, sono pronta a fare marcia indietro” ha dichiarato a “Il Piccolo”. Non sono mancate le polemiche e le proteste dopo la decisione assunta dalla dirigente scolastica.
L’assessore regionale all’Istruzione Alessia Rosolen ha sottolineato come stupisca che una nuova dirigente, non appena preso il posto abbia ritenuto prioritario intervenire sui bagni e non sull’offerta formativa o sulla didattica. Si tratterebbe, a detta dell’assessore regionale, di un’iniziativa di “propaganda” e non di “tutela dei diritti”. Il tema ha fatto dunque discutere molto in questi giorni e da Trieste giurano che sarà così anche nelle prossime settimane.