Una tempesta tropicale è in arrivo sulle Bahamas. Dopo che lo splendido arcipelago nei Caraibi è stato devastato dal passaggio dell’uragano Dorian, un nuovo pericolo incombe sulle isole americane. L’allarme da parte del National Hurricane Center di Miami, come sottolineato dai colleghi di Repubblica, è giunto nelle scorse ore, mentre il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, era in visita alle Bahamas e metteva in guardia dalle pesanti ripercussioni dovute ai cambiamenti climatici. Una depressione si è formata vicino all’arcipelago e dovrebbe passare sopra le isole in queste ore, nella giornata di oggi, sabato 14 settembre. Ad essere colpite da Humberto (questo il nome assegnato alla tempesta) dovrebbero essere in particolare Grand Bahama e Abaco, già duramente provate da quanto accaduto una settimana a fa. Gli esperti prevedono venti che dovrebbero superare i cento chilometri all’ora, nonché piogge molto forti che potrebbero causare delle inondazioni, ribadiamo, su un terreno già devastato.
BAHAMAS, TEMPESTA TROPICALE HUMBERTO IN ARRIVO
Trevor Basden, capo dei servizi metereologici delle Bahamas, ha spiegato: “Non è ancora un ciclone ma ha le potenzialità per diventarlo”. Le isole stanno ancora facendo la conta dei danni, e purtroppo, dei morti provocati da Dorian. Sono ancora diversi gli ospedali che non hanno riaperto dopo la furia dell’uragano, ed inoltre mancano i beni di prima necessità, a cominciare dal cibo, senza dimenticarsi del carburante. In varie zone, infine, non è ancora stata ripristinata la corrente dopo il blackout. Visto il pericolo imminente, le autorità hanno chiesto alle persone la cui casa è stata danneggiata negli scorsi giorni di abbandonare la propria abitazione per recarsi presso i centri di accoglienza. “Nell’era delle crisi climatiche – le parole di Guterres – gli uragani e le tempeste sono sovralimentate. Hanno luogo con una intensità e una frequenza maggiori rispetto al passato. Un risultato diretto del riscaldamento degli oceani”. Il segretario generale dell’Onu ha chiesto un’azione urgente della comunità internazionale per evitare che la situazione degeneri.