IN ARRIVO UN NUOVO MAXI SCANDALO IN UE? LA “PROFEZIA” DELL’EX LOBBISTA BALDAN: “ARRIVA UN TERREMOTO”

«Sarà il più grande scandalo mai visto a Bruxelles»: a parlare è nuovamente Frédéric Baldan, ex lobbista belga e uomo che ha denunciato la Presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen per il presunto scandalo Pfizer-gate. La “trattativa” che la leader europea avrebbe intrattenuto con il CEO di Pfizer Albert Bourla sui vaccini anti-Covid sarebbe solo l’inizio di una lunga storia di corruzione che attraversa l’intera Commissione Ue, con effetti che potrebbero essere devastanti a soli due mesi dalle prossime Elezioni Europee in giugno. Dopo il libro-verità sul presunto scandalo Pfizer-Ue, Baldan parla con “Libero Quotidiano” e scodella alcune anticipazioni circa i prossimi coinvolgimenti nel presunto scandalo corruzione in seno ai vertici europei.



Se già in una recente intervista a “La Verità” l’ex lobbista aveva sottolineato la necessità per Von der Leyen di dimettersi per aver violato i trattati sul caso Pfizer (per cui è indagata dalla Procura Europea, qui il focus dettagliato, ndr) nella nuova chiacchierata con la stampa italiana spiega ancora meglio: «La Procura Europea ha un legame di dipendenza e/o di sovraordinazione con la Commissione Europea. Di conseguenza si trova in una posizione che non consente di offrire garanzie di indipendenza». In sostanza, se la notizia di Von der Leyen indagata dalla Procura di Bruxelles aveva messo in allarme l’intero PPE davanti alla possibilità di “bruciare” la candidatura al secondo mandato dopo le Europee, per il suo accusatore Baldan ciò non è affatto rassicurante: «Ho parlato con un procuratore della Procura europea che mi ha detto che l’obiettivo è quello di creare una procura federale europea e privare gli stati membri dei loro poteri giudiziari. Ciò mi sembra contrario alla Carta dei diritti fondamentali dell’UE e offre ai politici dell’Unione uno strumento di interferenza giudiziaria».



VON DER LEYEN, TOGHE UE E COMMISSIONE: PER BALDAN RISCHIA DI SALTARE TUTTO NELLE PROSSIME SETTIMANE

Baldan racconta infatti che dopo la richiesta alla Corte Ue di una sospensione “cautelativa” per Von der Leyen, le toghe europee hanno negato la richiesta: da qui riparte l’analisi dell’ex lobbista del Belgio, «Un giudice della Corte di giustizia europea ha consapevolmente e volontariamente detto la cosa sbagliata per proteggere Ursula von der Leyen. Ora ne abbiamo le prove materiali, che renderemo pubbliche nelle prossime settimane». Per Baldan un punto positivo è stato comunque convincere la Commissione Ue a riconoscere, davanti alla Corte di Giustizia Europe, che è comunque possibile «sospendere la Von der Leyen insieme ai membri della sua commissione».



Nella lunga intervista a “Libero” il denunciatore di Von der Leyen cita anche uno dei magistrati Ue che avrebbe “protetto” la Commissione, tal Marc van der Woude: «Abbiamo inviato una lettera sui suoi conflitti di interesse e lui l’ha rimossa dal fascicolo». Per Baldan, questo e molto altro sarà presto approfondito con nuove denunce e prove a suo carico, confermando quanto il Pfizer-gate in corso da settimane (anzi mesi, ndr) «Sarà il più grande scandalo mai visto a Bruxelles». La battaglia contro gli attuali vertici europei è più che una sfida “personale” per il lobbista, in quanto Von der Leyen sarebbe responsabile della «distruzione dei diritti fondamentali» della democrazia «in Europa». Da ultimo, Baldan rivela come la Commissione Ue avrebbe raggiunto ormai un livello di compromesso così elevato «con tale impunità che le lobby hanno quasi totalmente monopolizzato il controllo del processo decisionale pubblico, a scapito dei cittadini dell’UE e dell’interesse pubblico». Per Baldan il Qatargate sul Pse europeo è solo «una goccia nell’oceano della corruzione a Bruxelles».