Sono passati 53 anni dalla sua ultima sfilata haute couture, ma adesso Balenciaga sembra prepararsi in grande stile per il ritorno all’interno del calendario dell’alta moda. Capitanata da Demna Gvasalia, la maison francese fondata nel 1917 da Cristobal Balenciaga– dopo mezzo secolo di assenza – sfilerà il 7 luglio in presenza durante la settimana della moda di Parigi. La sfilata doveva tenersi lo scorso anno, ma è stata rimandata a causa della pandemia da Covid-19. In questi mesi però Gvasalia non ha rinunciato al progetto di riportare il nome di Balenciaga alla couture: “La couture rappresenta libertà creativa e libertà nella moda Magari è proprio questo il motivo per cui voglio riproporla a tutti i costi. Credo fortemente che la couture possa salvare la moda, attraverso un’ottica moderna” ha dichiarato il direttore artistico Demna Gvasalia in un’intervista al WWD lo scorso anno.



L’evento si terrà all’indirizzo storico numero 10 dell’Avenue Georges V. All’interno dell’atelier sono stati rinnovati gli spazi al secondo piano dell’edificio con lo scopo di ricreare una versione quanto più fedele possibile di quello che è stato per anni l’atelier di Cristobal Balenciaga, che ha dato vita a delle creazioni che hanno fatto del marchio uno dei più ambiti in campo alta moda dagli anni ’30 fino al 1968, anno del ritiro dalle scene del fondatore.



Demna Gvsalia riporta dopo 53 anni Balenciaga all’interno del calendario della couture

Cristobal Balenciaga fonda il suo marchio nel 1917 in Spagna. Successivamente a causa della guerra civile spagnola si sposta a Parigi, centro della moda e della couture. Proprio all’Avenue George V, che oggi ha riaperto le porte dopo 53 anni, presenta nel 1937 la sua prima sfilata con una collezione dedicata al Rinascimento spagnolo. Per lui il successo non tarda ad arrivare e in due anni conquista il plauso dalla stampa e un aumento di richiesta da parte di una clientela aristocratica. La svolta però arriva nel dopoguerra. Balenciaga reinventa la silhouette femminile facendo uso di linee lineari ed eleganti, lontano dal New Look di Christian Dior.  Negli anni ’60 dà vita ad abiti scultorei dalla forma ricercata e moderna. Tra le sue clienti annoverano i nomi dell’elité del tempo, da Marella Agnelli a Jackie Kennedy.  E poi ancora Pauline de Rothschild, Mona von Bismarck e la regina Fabiola del Belgio che da Balenciaga si fece realizzare l’abito da sposa. Nel 1968 arriva la difficile decisione di chiudere la casa di moda  poi riaperta alla fine degli anni ’80.  Dal 2001 la maison è di proprietà del gruppo francese Kering.

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