Il giudice di Ballando con le Stelle 2022, Guillermo Mariotto, è stato ospite oggi di Uno Mattino in Famiglia per commentare la finalissima dello show danzante di casa Rai Uno, conclusosi ieri sera con la vittoria di Luisella Costamagna. “Volete la sincerità? La vittoria era aperta a tutti, sinceramente doveva vincere chi ballava meglio e chi ballava meglio era la Costamagna. Risolutezza… decisa. Il primo giorno che l’ho vista stava in fondo ad un corridoio, ha camminato verso di me e la sola camminata mi ha fatto sbarrare gli occhi. Questa è una fuoriclasse”. Guillermo Mariotto ha proseguito regalando un aggettivo per ogni partecipante di Ballando con le stelle 2022: “Ema Stokholma romantica, Egger? Hunzicker, Alex Di Giorgio timido, Gabriel Garko fragile, Rosanna Banfi malinconica, Costamagna cazzuta, Iva Zanicchi la vita, l’Italia intera”.
Poi il giudice ha proseguito: “Chi ho sbagliato quest’anno? Nessuno, li ho azzeccati tutti”. In studio arrivano quindi i ballerini Coreographic Social Dance, e dopo l’esibizione Guillermo Mariotto ha votato: “Che voto do a questa esibizione? Non c’è lo zero e mi sembra una grande mancanza”. Mariotto alla fine ha premiato l’esibizione con un bell’8. Ma cosa voleva fare Guillermo Mariotto da grande? “Cosa sognavo di fare da grande? Tutti volevano fare poliziotti e pompieri ma io volevo fare il Papa e mi picchiavano in testa mi dicevano blasfemo. Alla moda non ci pensavo, io vedevo uscire il Papa con quei ventagli. Quando sono stato folgorato dal mondo della moda? In riva al mare grazie ad un sorriso pazzesco. Sorriso di chi? Vuoi sapere troppe cose”.
GUILLERMO MARIOTTO E IL MAESTRO MAZZA A UNO MATTINA IN FAMIGLIA
In studio è quindi giunto anche il maestro Gianni Mazza, che ha presentato il suo nuovo libro per celebrare i 60 anni di carriera: “Il momento più bello della mia carriera? Quando mia nonna mi portava a lezioni di pianoforte per mano, si chiamava Matilde, era una nonna di ferro e se non ci fosse lei forse non sarei qui. Aveva capito tutto? Io ho capito dopo?”.
E ancora: “Io avevo un pianoforte un po’ finto, farlocco, non teneva la cardatura quindi ogni tanto calava di un tono o mezzo tono a seconda dei momenti. Io ero costretto quando facevo le prove col mio gruppo a suonare a casa in una tonalità e poi quando andavamo fuori io dovevo cambiare tonalità, ho fatto una serie di esercizi di trasposizione importante”.