In “Balloon – Il vento della libertà”, il regista ha il pregio non soltanto di raccontare una storia vera, realmente accaduta e spettacolare, ma anche di farlo coinvolgendo lo spettatore nella visione, grazie certamente alla presenza della mongolfiera, elemento che costituisce un naturale e letterario rimando a Jules Verne, ma anche e soprattutto allo sviluppo dettagliato di una riflessione politica che non può passare inosservata, considerato il delicato periodo storico al cui interno è collocata questa pellicola.



In essa, infatti, sono racchiusi i sentimenti di terrore e di ribellione dei nuclei familiari divisi e privati della libertà, costretti a fare fronte a un regime totalitario dove il pericolo è ospite quotidiano dell’animo di ciascun cittadino, che ha la paura costante che ogni suo gesto, ogni sua azione, ogni sua frase possano essere interpretati erroneamente come un atto sovversivo e mettere così a repentaglio l’esistenza sua e dei propri cari oppure la loro libertà. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



Balloon il Vento della Libertà, fuga in mongolfiera

Quella raccontata nel film Balloon è una vicenda reale, che il regista tedesco Michael Bully Herbig ha voluto raccontare in occasione dell’anniversario della caduta del muro di Berlino. Erano trascorsi 30 anni dal momento della riunificazione di Germania Est e Ovest, ed è in questo scenario che prende vita la storia che ha come protagoniste due famiglie che tentarono la fuga verso il versante Occidentale, con il piano di attraversarlo attraverso una mongolfiera. Una storia vera, in cui si mescola non solo l’impresa ma la realtà sociopolitica di quegli anni, del post-guerra e della disperazione di molti. Una storia resa poi spettacolare proprio dalla presenza di un elemento così particolare come la mongolfiera. (Aggiornamento di Anna Montesano)



Balloon il Vento della Libertà, la storia vera delle famiglie Strelzyk e Wetzel

Balloon il Vento della Libertà, la storia vera del film del 2018 diretto da Michael Bully Herbig con Alicia von Rittberg e Thomas Kretschmann. La pellicola, in onda lunedì 16 agosto 2021 in prima serata su Canale 5, racconta la storia vera della spettacolare fuga di due famiglie dalla Germania orientale a quella occidentale durante la Guerra Fredda a bordo di una mongolfiera costruita in casa. Il film è ambientato nel 1979, 10 anni prima della caduta del muro di Berlino con la Germania divisa tra Germania Est e Germania Ovest, Repubblica Democratica Tedesca da un lato e Repubblica Federale di Germania dall’altro.

La parte est della Germania è nella mani del dominio comunista, mentre quella ovest è la parte di terra libera. Le due famiglie Strelzyk e Wetzel vogliono fuggire dalla Germania comunista per poter trovare libertà in quella occidentale. Durante quegli anni era quasi impossibile riuscire ad oltrepassare il confine tra Germania Est e Germania Ovest. Basti pensare che tra il 1976 e il 1988 38.000 cittadini della Germania Est tentarono inutilmente di fuggire verso l’ovest.

La fuga dalla Germania Est e Germania Ovest la storia vera dietro al film “Balloon il Vento della Libertà”

La fuga dalla Germania Est e Germania Ovest significava per tanti la possibilità di liberarsi dal dominio comunista. In tantissimi provarono ad oltrepassare il confine, tra questi ben 426 tra uomini, donne e bambini trovavano la morte. Per il regime della Repubblica Democratica Tedesca chi tentava di oltrepassare il confine compiva altissimo tradimento. Le due famiglie Strelzyk e Wetzel pensarono così di oltrepassare il confine in un modo completamente diverso: a bordo di una mongolfiera.

Un’idea assurda e geniale, ma comunque illegale per il regime della Repubblica Democratica Tedesca. Le due famiglie costruiscono questo grande pallone aerostatico e controllano quotidianamente i bollettini meteorologici della radio per decifrare il momento più opportuno per volare oltrepassando così i confini tra Germania Est e Germania Ovest. Un lavoro durato 18 mesi quello delle due famiglie che cucirono più di mille metri quadrati di stoffa. Il primo tentativo è un fallimento, ma al secondo riescono a compiere il folle gesto portando in salvo le due coppie e quattro bambini sbarcarono sani e salvi in Baviera.