Voleva comprarsi una Ferrari con i soldi che contava di avere da Mario Balotelli, invece l’avvocato Roberto Imparato ha ottenuto un processo per tentata estorsione in concorso, secondo quanto rivelato dal Corriere della Sera. Tempo fa emerse la notizia della presunta, e poi smentita, violenza sessuale dell’attaccante a una minorenne vicentina. Il legale avrebbe chiesto 100mila euro «mediante minaccia» a Balotelli in cambio del suo silenzio: non avrebbe dato in pasto ai giornali la notizia. Da una intercettazione è emerso che era pronto a comprarsi «una Ferrari gialla e una blu» con i soldi che contava di ottenere. Ma è il 66enne di Asolo a finire a processo a Vicenza per quella trappola che aveva architettato.
Questo è almeno quanto emerso da cellulari, hard disk e registratore che sono stati sequestrati nel gennaio 2018 e dalle intercettazioni eseguite nel corso di due anni di indagini. Parte di quel materiale finirà in aula, quando il brigadiere dei carabinieri Fabrizio Cannata, ora in pensione, verrà chiamato, avendo svolto gli accertamenti su delega della Procura. Tra le intercettazioni c’è quella tra la ragazza e un’amica: «L’avvocato mi ha detto che devo dirgli (a Balotelli, ndr) che ho un trauma, che non dormo e che non vado a scuola… Devo dire ‘ste cose a Mario. E gli devo dire che mi chieda scusa, almeno. Così lo becco in pieno».
“VOLEVA VENDERE NOTIZIA A SIGNORINI…”
La ragazza, che ora ha 21 anni, aveva rivelato anche che l’avvocato le aveva suggerito di registrare la conversazione con Mario Balotelli. «Domani dobbiamo fare un trappolone al cellulare per registrarlo», ha detto l’avvocato Roberto Imparato. Invece conversando con un collega, al termine di una chiamata tra la sua cliente e Balotelli, si disse entusiasta. «Appena finito: Imparato 1 – Balotelli 0. Registrato per 20 minuti. Voglio una Ferrari gialla… e una blu». Si lasciò sfuggire anche una frase che gettò ombre su tutta la vicenda: «Abbiamo fatto cento prove. La ragazza è un’attrice nata».
Quindi, quella telefonata, con la voce rotta dal pianto e le pause, era solo una recita. «Alla fine Balotelli fa pena», la chiosa. I soldi comunque il legale non li ha mai ottenuti, anzi è finito sul banco degli imputati, Diego dal collega Ernesto De Toni. Come evidenziato dal Corriere della Sera, il legale prese anche contatti col giornalista Alfonso Signorini per «offrirgli in vendita» la notizia, con la telefonata-trappola, praticamente l’arma del ricatto. Ora Mario Balotelli vuole un risarcimento: assistito dai legali Enrico Baccaro e Vittorio Rio, si è costituito parte civile e ha chiesto 150mila euro di danni.