E’ ancora scontro totale tra Mario Balotelli e il Brescia. Dal caso degli allenamenti saltati dal bomber, alle tristi parole di Cellino sul fallimento dell’approdo di SuperMario al club, fino al licenziamento del giocatore, arrivato solo pochi giorni fa: e ora l’ultimo triste episodio, che si è consumato questa mattina intorno alle ore 8.40 ai cancelli del centro sportivo delle rondinelle di Torbole Casaglia. Questa mattina infatti Balotelli, accompagnato in auto da un amico si sarebbe presentato di buon ora al centro per effettuare una seduta di allenamento, ma dopo un breve conciliabolo con gli addetti all’ingresso, l’attaccante delle rondinelle è stato rimandato a casa. E’ stato dunque negato l’ingresso al campo a Balotelli, che ai cronisti presenti, prima di risalire in auto ha dichiarato, con fare evidentemente polemico: “Adesso dite che non voglio allenarmi”.
NEGATO L’ACCESSO AL CAMPO A BALOTELLI: LA POSIZIONE DEL BRESCIA
E’ dunque furente battaglia tra Balotelli e il Brescia: in attesa che il Collegio Arbitrale prenda in esame la lettera di licenziamento che il club ha inviato all’attaccante nei giorni scorsi (protocollo necessario in questi casi, visto che si è trattata di una decisione unilaterale), il triste braccio di ferro che si sta consumando ha visto oggi l’entrata di un nuovo episodio, quella della negazione all’accesso della struttura per allenarsi al bomber. Sul quale il club di Cellino ha già espresso una posizione ufficiale ben chiara. La società infatti ha comunicato che ieri sera verso le 21.30 Balotelli ha mandato un certificato del suo medico di base, secondo cui lo stesso attaccante poteva tornare ad allenarsi, superata la gastroenterite accusata nei giorni scorsi. Ma per burocrazia, tale documentazione è arrivata troppo tardi, in orario extra lavorativo, per cui è stato impossibile per la dirigenza inviare la corretta comunicazione all’INPS. E’ dunque, per mancanza di tempi tecnici, non è stato possibile rendergli agibile il campo questa mattina: il Brescia però ha pure dichiarato che “lo aspetta domani mattina”. Staremo a vedere.