Mario Balotelli potrebbe lasciare il Brescia prima del previsto: come si apprende oggi da SportMediaset, l’attaccante rischia la rescissione unilaterale del contratto. Un film purtroppo già visto nella carriera di SuperMario, che purtroppo sembra percorrere sempre le stesse tappe come una storia ciclica, che si ripete ogni volta senza mai un’evoluzione. I fatti sono noti, e risalgono agli ultimissimi giorni: Massimo Cellino ha parlato del suo giocatore come di “una scommessa persa di brutto”, lo ha bollato come un ragazzo che vive al di sopra delle regole ed è abituato a fare il contrario di quello che gli viene detto. “La squadra stessa in questo momento gli è distante” aveva detto, e questa forse è la frase che più di ogni altra sintetizza il quadro della situazione, ancora più dell’apertura alla rescissione del contratto.



Dopo la mancata presenza al campo di allenamento, cui aveva risposto con il solito post polemico sui social, Balotelli avrebbe dovuto incontrarsi con il suo presidente per un chiarimento; tuttavia l’assemblea di Lega si è protratta oltre il dovuto e quel chiarimento faccia a faccia non c’è mai stato. Intanto La Gazzetta dello Sport ha arricchito la vicenda con nuovi particolari, parlando di una lettera che l’attaccante avrebbe inviato al Brescia chiedendo un risarcimento di 400 mila euro. Richiesta che rappresenterebbe l’ultima goccia per la società lombarda, ora intenzionata (così si dice) a portarlo in tribunale con l’accusa di scarsa professionalità. “Non è più un ragazzo, va per i 30” ha detto Cellino: un’altra amara verità. Con il Brescia i gol sono 5 in 19 partite, decisamente pochi per chi era chiamato a rappresentare il volto della salvezza.



BALOTELLI CACCIATO DAL BRESCIA?

Al netto di questo, la gestione di Mario Balotelli è sempre stata complicata per chiunque. Dicevamo in precedenza che la carriera parla: dall’addio burrascoso all’Inter, proprio nella stagione della consacrazione a nemmeno 20 anni, passando per al fine della storia con il Liverpool – dove ha fallito senza mezzi termini – ma anche i rapporti mai semplici nelle due avventure al Milan, fino ad arrivare al Nizza. Forse l’esperienza sulla Costa Azzurra riassume in maniera chiara il percorso di SuperMario: un avvio scoppiettante (due stagioni con 43 gol in 66 partite), poi i litigi con Patrick Vieira (suo compagno di squadra nei tempi nerazzurri) che, come Cellino, ne ha parlato come di un fallimento. E’ come se ad un certo punto venissero meno le motivazioni per restare sul pezzo fino al termine dell’avventura; è successo più di una volta – nazionale compresa – e, visto che di squadre l’attaccante ne ha passate tante, non può più essere un caso.



Ora ci si interroga su quale possa essere il futuro di Mario Balotelli. A Brescia inevitabilmente le porte sono chiuse: difficile pensare a rapporti risanati e, anche fosse così, la squadra rischia la retrocessione in Serie B e l’attaccante non resterebbe a sgomitare nella serie cadetta. Anche il grande calcio potrebbe avergli definitivamente voltato le spalle; il Corriere della Sera parlava ieri di potenziali piste in Turchia o Brasile, noi aggiungiamo la possibilità di qualche guadagno interessante nella MLS o nel campionato cinese, lontano da riflettori più abbaglianti ma forse economicamente appagato e anche con la possibilità di tornare a divertirsi sul campo. Perché, quando lo ha potuto fare, Balotelli è stato un fattore: le sue qualità non si discutono, ma il carattere del ragazzo lo porta a dover trovarsi in un contesto che lo soddisfi al 100%. Vedremo allora, innanzitutto se davvero il Brescia arriverà alla rescissione unilaterale del contratto e se alla ripresa della Serie A SuperMario avrà una minima possibilità di essere ancora in campo per aiutare le rondinelle a salvarsi.