Bambina di 7 anni abusata dal collaboratore scolastico
Nella puntata odierna di Storie Italiane è stata trattata la sconcertante notizia di una bambina di 7 anni abusata in un centro ricreativo da un collaboratore scolastico. A denunciare l’accaduto è stata la bambina stessa, mentre a parlare con i microfoni del programma di Rai 1. Tutto sarebbe capitato lo “scorso autunno”, in un centro ricreativo allestito in un casolare in una provincia che la trasmissione non rende nota. “La mia bambina di 7 anni”, racconta la madre, “ha subito una violenza sessuale da parte di un uomo fra i 20 e i 30 anni che l’ha portata nella sua stanza e le ha chiesto di sdraiarsi e di togliersi i pantaloni”, raccontando anche con dovizia i particolari delle violenze, censurati dalla trasmissione Rai.
“Lei non vedeva perché era sdraiata a pancia in giù”, racconta la madre della bambina di 7 anni abusata da un collaboratore scolastico, “non sappiamo cosa abbia fatto perché lei non ha le capacità, a 7 anni, di capire bene cosa abbia fatto“. “Poi sono riuscita a fermare la situazione perché urlavo, urlavo e la cercavo, perché l’avevo vista salire con lui e dopo qualche minuto ero disperata. Quando sono riuscita a trovarla, secondo me ho fermato la situazione, però era troppo tardi, non so quanto tardi, ma sicuramente troppo per quello che racconta”. La bambina ci avrebbe messo circa un mese a raccontare quanto successo con l’uomo, lasso di tempo in cui avrebbe continuato ad incontrarlo sia a scuola che al centro ricreativo.
Bambina di 7 anni abusata: il collaboratore scolastico è ancora libero
Il collaboratore scolastico dopo la denuncia della bambina di 7 anni abusata, sarebbe stato individuato ed attualmente è indagato, ma sarebbe anche, purtroppo, ancora a piede libero. Un paio di volte dopo la denuncia della madre, inoltre, il collaboratore sarebbe stato visto nei pressi dello stesso centro, nonostante gli inquirenti avessero confermato alla famiglia che non si sarebbe più potuto avvicinare. Sarebbe, inoltre, stato visto frequentare anche l’istituto scolastico nel quale lavorava, a pochi minuti di distanza dal centro ricreativo. Una situazione che appare, a tratti, piuttosto grottesca considerando che il padre dell’uomo, interrogato dagli inquirenti, sempre a quanto affermato da Storie Italiane, avrebbe ammesso gli abusi del figlio.
Inoltre, la bambina di 7 anni abusata dal collaboratore, oltre a raccontare la vicenda ai suoi genitori, ne avrebbe parlato anche con la Preside della scuola. Non sembrano, di contro, esserci misure cautelare legalmente emesse nei confronti dell’uomo, che ora sarebbe assolutamente libero di avvicinarsi alla scuola, al centro ricreativo e a tutti gli altri luoghi frequentati da bambini senza nessun tipo di divieto.
La denuncia di un altro padre sul collaboratore scolastico
Non è, peraltro, l’unica denuncia che pende sul collaboratore scolastico, ma un padre avrebbe raccontato alla famiglia della bambina di 7 anni abusata che in passato lo stesso uomo aveva avuto degli atteggiamenti sessualmente scorretti anche nei confronti di sua figlia. “Il giorno dopo che mia moglie mi aveva riferito quanto successo”, racconta il padre dell’altra vittima, “ho chiamo il padre del collaboratore scolastico (che lui definisce “ragazzo”, ndr.) a colloquio. Lui disse di essere sconvolto e di non capire come era potuta succedere una cosa simile, comunque mi disse che avrebbe trovato il modo di parlarne con lui e affrontare la questione. Il giorno dopo ho richiamato e il padre ha detto che il ragazzo aveva ammesso quello che era successo, non aveva assolatamene negato. Nel momento in cui gli ho detto che dal giorno successivo il ragazzo non avrebbe più dovuto presentarsi a scuola, lui ha cercato in tutti i modi di convincermi di avere pazienza e che ci avrebbe pensato lui. Non ho ovviamente acconsentito e a tutti gli effetti dal giorno successivo quel ragazzo non l’abbiamo più visto, o almeno io non l’ho più visto”.