Una bambina di 9 anni, in provincia di Lecce, ha rischiato di morire dopo aver tentato di impiccarsi nel bagno della scuola, emulando la sequenza che pochi giorni fa ha portato alla morte di un suo coetaneo a Bari. Ancora una volta l’ombra sinistra delle sfide mortali sui social come Tik Tok, quel tristemente noto “hanging challenge” che invita i partecipanti a restare appesi senza perdere i sensi, si allunga come un memento che è necessario evitare, ma prima di tutto capire, prevenire, per mettere al sicuro i più piccoli. A salvare questa bambina di 9 anni, recatasi in bagno e lesta ad apparecchiare quello che stava per diventare il suo strumento di morte, è stato il fatto che alcune compagne di scuola hanno visto la scena e allertato personale scolastico e maestre. Pericolo scampato per un soffio, ma alla domanda sulle ragioni del gesto la motivazione della piccola ha lasciato sbigottiti: voleva imitare il bambino di Bari morto qualche giorno fa in questo modo.
BAMBINA DI 9 ANNI TENTA DI IMPICCARSI A SCUOLA
Se dalle indagini per il decesso del piccolo del quartiere San Girolamo di Bari non è ancora emerso alcun legame che associ il gesto del bambino con una sfida raccolta sui social, non ci sono dubbi sul fatto che pochi giorni fa a Palermo una bimba di 10 anni abbia perso la vita partecipando ad una challenge online. Tanti eventi che difficilmente possono essere interpretati come episodi sporadici e a sé stanti: più probabile che vi sia una ragione di fondo alla base del fenomeno. Il procuratore dei minori di Bari, Ferruccio De Salvatore, è convinto che ad influire possano essere anche le restrizioni imposte dalla pandemia: “Noi dobbiamo tener conto che con riferimento a determinate fasce di età lo spirito di emulazione è molto forte. Il problema c’è ed è stato esasperato dalla pandemia, perché molti giovani, soprattutto adolescenti, si sono rinchiusi e sono diventati aggressivi con sé stessi e gli altri. Sono aumentati i casi di cutting, cioè il taglio degli arti con lamette, e i tentativi di suicidi che coinvolgono fasce d’età sempre più basse“.