Rosaria Corona, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Boccadifalco Tomasi di Lampedusa” a Palermo, è intervenuta in collegamento telefonico a “Storie Italiane”, su Rai Uno, per commentare il caso della bambina in ipotermia per il freddo eccessivo a scuola. Queste sono state le parole della preside: “Ero presente, la bambina ha accusato il malore in classe. Mi sono recata personalmente a vedere, avvertita dai collaboratori. Abbiamo avvisato la famiglia, trattandosi di una minorenne, e la mamma si è recata a scuola tempestivamente. Nel momento in cui la madre è arrivata, la signora era visibilmente in panico ed è normale che il suo stato emotivo fosse compromesso”.



Stando al racconto della dirigente, la mamma della bambina in ipotermia aveva firmato per portare la figlia a casa, ma “noi le abbiamo consigliato di chiamare il 118, in quanto non era nelle condizioni di gestire una simile situazione. Abbiamo quindi utilizzato il cellulare della signora per contattare i soccorsi, la chiamata è stata fatta da una mia collaboratrice”.



BAMBINA IN IPOTERMIA A SCUOLA, LA PRESIDE: “HO FATTO DECINE DI SEGNALAZIONI ALLE AUTORITÀ”

In riferimento alla possibile interruzione del servizio scolastico per l’emergenza riscaldamento, la preside a “Storie Italiane” ha chiarito: “Stiamo parlando di un servizio pubblico essenziale e io non sono in grado di interromperlo. Il servizio pubblico può essere interrotto solo ed esclusivamente da un’ordinanza del sindaco. Io potevo segnalare il problema solo a un’autorità locale e l’ho fatto, ho scritto anche al prefetto. Era l’autorità che doveva emettere un’ordinanza, io ho fatto più di dieci segnalazioni! Talvolta si addossano colpe che una dirigente scolastica, che rappresenta l’istituzione ma non ha i poteri di gestire il servizio pubblico da sola, non ha. Io non so nemmeno quale sia la diagnosi emessa in riferimento alla bambina in ipotermia, non abbiamo visto alcun referto medico”.



Infine, la dottoressa Rosaria Corona ha voluto sottolineare: “Il mio istituto è costituito da quattro plessi e il plesso di scuola secondaria di primo grado, dove permangono bambini dagli 11 ai 14 anni, è senza riscaldamento da 10 anni! Si è rotta la caldaia e il Comune di Palermo non è ancora intervenuto”.