I bambini devono tornare a scuola anche se si dovesse scoprire che trasmettono il coronavirus. Lo sostiene Kayleigh McEnany, addetta stampa della Casa Bianca, a conferma dell’orientamento del presidente americano Donald Trump, il quale sta spingendo per la riapertura delle scuole negli Stati Uniti. Era stato chiuse la scorsa primavera quando l’epidemia di coronavirus ha cominciato a diffondersi. Ma Trump vuole riaprirle, nonostante le preoccupazioni degli insegnanti e delle famiglie secondo cui i bambini potrebbero contrarre il coronavirus o trasmetterlo tornando in classe. «Crediamo che gli studenti debbano tornare a scuola perché da quello che sappiamo riguardo gli effetti sui bambini, questi non sono colpiti allo stesso modo di un adulto», ha spiegato McEnany in conferenza stampa. La domanda gli è stata posta in seguito alle dichiarazioni della dottoressa Deborah Birx, membro della task force della Casa Bianca sul coronavirus. Al programma tv Today aveva dichiarato che la trasmissione dai bambini è una questione ancora aperta.
SCUOLA E CORONAVIRUS, TURMP IN PRESSING PER RIAPERTURA
La dottoressa Deborah Birx aveva anche citato lo studio sudcoreano secondo cui i bambini sotto i 10 anni trasmettono meno il coronavirus, mentre quelli che hanno almeno 10 anni lo trasmettono come gli adulti. Inoltre, aveva sottolineato che i bambini con malattie possono andare incontro a «conseguenze terribili» in caso di infezione da Covid-19. Il dibattito in Usa è acceso, soprattutto in considerazione delle linee guida diffuse dai Centers for disease control and prevention (Cdc), i quali minimizzano i potenziali rischi per la salute a fronte invece dei benefici di un ritorno a scuola degli studenti. Un cambiamento di rotta rispetto alle linee guida precedenti, che erano più prudenti riguardo le misure di sicurezza da adottare nelle scuole e che il presidente americano Donald Trump aveva definito «molto difficili e costose». Secondo quanto riportato dal New York Times, diversi nuovi cluster però sono scoppiati recentemente proprio in occasione di alcuni eventi scolastici e incontri tra adolescenti.