I nostri bambini sono sempre più ansiosi e depressi? La risposta è affermativa e proviene dal più ampio studio condotto in materia dalla dottoressa Sheri Madigan, psicologa clinica all’Università di Calgary, in Canada, e autrice dello studio pubblicato sulla rivista “Jama Pediatrics”. Si tratta di un lavoro di ricerca che ne comprende in tutto 29, i quali includono a loro volta 80.879 giovani a livello internazionale. Confrontando i loro dati pre e post pandemia di Coronavirus, si è visto che la presenza dei sintomi di depressione e ansia a seguito dell’irruzione del virus sulla scena globale è raddoppiata rispetto alle stime pre-pandemiche e le analisi dei moderatori hanno rivelato che i tassi di prevalenza erano più alti negli adolescenti e nelle ragazze.



Le stime della malattia mentale del bambino e dell’adolescente osservate nel primo anno della pandemia, grazie a questo importante lavoro di approfondimento, ne indicano un significativo incremento, che richiede quindi attenzione per la pianificazione del recupero della salute mentale. In particolare, la depressione si è manifestata in un bambino su quattro (25,2%), l’ansia in uno su cinque (20,5%).



BAMBINI ANSIOSI E DEPRESSI: LO STUDIO DIMOSTRA CHE…

Il totale di bambini ansiosi e/o depressi risulta pertanto essere decisamente significativo e la ricerca ipotizza un incremento notevole del ricorso alle cure di salute mentale e, contestualmente, l’assegnazione di risorse per affrontare i problemi di salute mentale di bambini e adolescenti. “Nel complesso – si legge nel documento –, questa analisi mostra un aumento dei tassi di sintomi di ansia e depressione, clinicamente elevati per i giovani durante la pandemia di Covid-19. Mentre questa analisi sostiene un bisogno urgente di interventi e sforzi mirati a migliorare il benessere di bambini e adolescenti, evidenzia anche che le differenze individuali devono essere considerate quando si determinano gli obiettivi di intervento (ad esempio, età, sesso, esposizione a fattori di stress Covid-19)”.



Inoltre, ha spiegato l’autrice, la ricerca sugli effetti a lungo termine della pandemia di Coronavirus sulla salute mentale, compresi gli studi con misurazioni pre e post-COVID-19, è necessaria per incrementare la comprensione delle implicazioni di questa crisi sulla salute mentale dei bambini e dei giovani di oggi.