Bufera in Spagna per le dichiarazioni controverse rilasciate dalla ministra dell’Uguaglianza Irene Montero, accusata di difendere la pederastia. Intervenuta davanti alla Commissione per l’Uguaglianza del Congresso dei Deputati, la ministra del governo Sanchez ha affermato che se un ragazzo o una ragazza volesse avere rapporti sessuali con un adulto, non ci sarebbero problemi, purché ci sia il consenso del minore. “Tutti i ragazzi di questo Paese hanno il diritto di conoscere il proprio corpo, di sapere che nessun adulto può toccarli senza il loro consenso, altrimenti è violenza“. L’espondente di Podemos ha proseguito spiegando che i ragazzi “hanno il diritto di sapere che possono amare o avere relazioni sessuali con chi vogliono“.



Quel che conta per Irene Montero è che ci sia il consenso. “Questi sono diritti riconosciuti che a voi non piacciono“, ha replicato a chi critica l’educazione sessuale a scuola. A tal proposito, è bene ricordare che la legislazione spagnola prevede che l’età minima del consenso sessuale sia 16 anni. Dopo aver udito le parole di Irene Montero, il presidente di Vox, Santiago Abascal, ha chiesto con “urgenza” le dimissioni della ministra del governo Sanchez e la chiusura del suo ministero. “Togliete le vostre sporche mani dai bambini“, ha scritto su Twitter. Una richiesta a cui si è unito il partito Ciudadanos.



LA MINISTRA DEL GOVERNO SANCHEZ NON RITRATTA, MA ATTACCA

La ministra dell’Uguaglianza Irene Montero si è difesa dalle critiche attribuendole ad una campagna dell’estrema destra spagnola, rifiutandosi di fare chiarezza sulle sue parole o di rettificarle, limitandosi a spiegare di essere stata fraintesa. Chi difende la ministra del governo Sanchez spiega che stava parlando di 16-17enni, non di bambini con età inferiore. Nei corridoi del Congresso la ministra ha spiegato ai giornalisti presenti di “vergognarsi molto” della “campagna che l’estrema destra ha lanciato” contro di lei, sostenendo che l’obiettivo è semplicemente quello di garantire ai ragazzi il diritto ad un’educazione sessuale completa.



La ministra del governo Sanchez ha aggiungo che in Spagnal’accesso alla pornografia violenta inizia all’età di 8 anni“, per questo motivo ritiene urgente “garantire l’educazione sessuale ai bambini e agli adolescenti“, in modo che abbiano “gli strumenti per identificare la violenza sessuale” e chiedere aiuto nel caso in cui la subiscono. Inoltre, Irene Montero ha insistito sul fatto che la Spagna ha bisogno di un accordo “ragionevole” che garantisca ai bambini “una vita libera dalla violenza” e “in futuro di vivere liberamente la loro vita sessuale senza violenza“.