Anche per i bambini sta per iniziare la fatidica Fase 2 che consentirà, da lunedì 4 maggio, una maggiore libertà. I soggetti più piccoli sono indubbiamente coloro che hanno patito maggiormente in seguito all’isolamento reso necessario per far fronte all’emergenza Coronavirus. Attualmente, come evidenzia il Ministero della Salute, non vi sono prove sufficienti a dimostrare che i bambini siano più suscettibili all’infezione da nuovo Coronavirus. Tuttavia, come per altre malattie respiratorie, alcune popolazioni di bambini possono essere a maggiore rischio di infezione grave, come ad esempio i piccoli affetti da gravi patologie. Per tale ragione anche loro devono rispettare delle regole ben precise e adottare le misure raccomandate per prevenire l’infezione da Covid-19. Il riferimento è soprattutto alla frequenza con la quale devono lavarsi le mani usando acqua e sapone o disinfettanti a base di alcol e il divieto di avere contatti con persone positive al Coronavirus. Rispetto agli altri obblighi, come evidenzia il Ministero della Salute quello relativo all’uso delle mascherine non riguarda i bambini fino all’età di sei anni dal momento che difficilmente riuscirebbero a gestirla in maniera corretta. Sopra i sei anni, tuttavia, diventa obbligatoria.



Il commissario straordinario all’emergenza, Domenico Arcuri, ha spiegato come dovrebbero essere le mascherine destinate ai bambini. Si tratta di prototipi più piccoli con disegni di supereroi e cartoni animati. Arcuri, come riferisce Corriere della Sera, ha anche spiegato che tali modelli, una volta pronti, saranno messi sul mercato per far crescere anche nei bambini la consapevolezza dell’importanza dei dispositivi e del distanziamento personale in vista del rientro a scuola che avverrà a settembre.



BAMBINI, REGOLE FASE 2: LE REGOLE

Rispetto all’obbligo delle mascherine per i bambini, questi dispositivi avranno la stessa funzione e impiego di quelli destinati agli adulti ma saranno di taglia più piccola dal momento che come requisito fondamentale vi è la completa aderenza al viso. Il bambino non dovrebbe mai toccarle sul davanti neppure quando vengono rimosse, esattamente come deve fare un adulto. A tal proposito l’Associazione Culturale Pediatri (ACP), come riferisce Corriere della Sera, ha rivolto ai genitori alcuni consigli utili: “In casa, se non ci sono malati, le mascherine non sono necessarie, così se un bambino è all’aria aperta a giocare e riesce a mantenere una distanza di almeno 2 metri dagli altri. La mascherina va indossata invece in luoghi in cui i bambini potrebbero avere difficoltà a rispettare una distanza di sicurezza, come in farmacia, nei negozi o dal dottore”. Le dimensioni di una mascherina per bambino sono 12×25 cm in media.



Altro tema fondamentale che riguarderà i bambini nella Fase 2, anche quello legato alle passeggiate. I piccoli potranno infatti tornare, insieme ai genitori, nei parchi e negli spazi verdi che saranno riaperti dal 4 maggio ma non nelle aree giochi che continueranno invece a restare chiuse. Pur restando consentite le passeggiate e le attività motorie sono invece vietate le attività ludiche e ricreative di gruppo. L’obiettivo sarà quello di non creare assembramenti di bambini piccoli e senza mascherina – dal momento che non sono obbligati fino a 6 anni – durante ad esempio un momento di gioco di gruppo.