Un recente studio ha cercato di analizzare nel dettaglio, per la prima volta, i meccanismi psicologici dietro alla credenza di Babbo Natale (o chi per lui, ad esclusione delle figure religiose come San Nicola) nei bambini di tutto il mondo. Inutile sottolineare come i piccoli inizino a credere ad una figura misteriosa e in qualche modo magica che distribuisce regali a miliardi di bambini nel mondo in una sola notte su testimonianza dei propri genitori.



Tuttavia, è (o era) meno chiaro quando i bambini smettono di credere a Babbo Natale e, soprattutto, il perché e le sensazioni associate a questa rivelazione. La dottoressa Candice Mills ha, dunque, formato un team di ricercatori nell’Università del Texas a Dallas, nella quale insegna psicologia, per cercare una risposta il quanto più possibile diffusa all’interrogativo in esame. Il team ha dunque reclutato 48 bambini tra i 6 e i 15 anni che non credono più in Babbo Natale, più ulteriori 427 adulti (44 dei quali genitori dei bambini intervistati). Al gruppo è stato chiesto quando, come e perché hanno smesso di credere al magico omone che distribuisce regali, indagando anche sulle sensazioni provate dopo la scoperta.



Quando e come i bambini smettono di credere a Babbo Natale

Dalle interviste condotte dai ricercatori si è appurato come la maggior parte dei bambini smetta, più o meno improvvisamente, di credere a Babbo Natale attorno agli 8 anni. Secondo la dottoressa, infatti, i bambini iniziano a distinguere la realtà dalla fantasia in età prescolare, ma in moltissimi casi le credenza collegate al Natale persistono anche fino alla mezza infanzia, soprattutto per via dell’attendibilità riconosciuta nei genitori, i quali contribuiscono al mito con i loro racconti.

A guidare i bambini verso la verità su Babbo Natale sono nella maggior parte dei casi i loro coetanei ed amici che si fanno portatori della triste rivelazione. In pochi casi, invece, sono gli stessi bambini a comprendere la fallacia logica della storia, mettendo alle strette i genitori. Circa un terzo dei bambini intervistati e la metà degli adulti hanno dichiarato di aver provato sensazioni negative dopo aver appreso che Babbo Natale non esiste, e nel 10% dei casi quelle sensazioni di sono protratte in età adulta e si sono associate ad una minore fiducia nei confronti dei genitori. Tuttavia, la maggior parte dei bambini ha dichiarato di aver provato felicità ed un generale senso di sollievo dall’apprendere la verità, secondo la ricercatrice perché “è come se avessero risolto una sorta di enigma”.