Un bambino di 18 mesi di origini indiane è morto investito da uno scuolabusCasette d’Ete, una frazione del comune di Sant’Elpidio a Mare, in provincia di Fermo. Il piccolo, come ricostruisce Il Resto del Carlino, aveva raggiunto sul marciapiede davanti alla sua abitazione la mamma, che stava accompagnando la figlia più grande sul mezzo. La donna pare non si sia accorta della sua presenza, così come l’autista che facendo retromarcia per ripartire lo ha travolto. L’impatto è stato fatale, inutili i soccorsi.



I familiari della vittima e il conducente dello scuolabus sono sotto choc. “Ero appena ripartito dopo aver caricato i bambini della scuola materna quando ho sentito come un sobbalzo. Un attimo dopo ho capito cos’era avvenuto e ho subito fermato il mezzo. Sono devastato”, ha affermato l’autista dopo l’incidente. L’uomo si è anche sottoposto all’alcol test e ad altri accertamenti, che hanno dato esito negativo. Il cadavere del piccolo è stato trasferito in obitorio e verrà presto riconsegnato ai genitori.



Bambino investito e ucciso da scuolabus: dramma a Casette d’Ete

La piccola comunità di Casette d’Ete, di poco più di 3.000 anime, è stata sconvolta dal dramma del bambino di 18 mesi investito e ucciso dallo scuolabus. La famiglia di origini indiane della vittima abitava da diversi anni nella frazione di Sant’Elpidio a Mare, in provincia di Fermo, ed era conosciuta da tutti. “Una tragedia immane, non ci sono parole per descrivere ciò che è accaduto. È una tragedia per la famiglia, per le persone che si sono trovate lì, per l’autista, per l’assistente. Ha scioccato l’intera comunità”, ha commentato il sindaco Alessio Pignotti.



Il primo cittadino si è precipitato immediatamente sul luogo dell’incidente per abbracciare i familiari del piccolo. “Ho visto nel padre e nel nonno grande calma e forza di volontà, forse per fare coraggio alla madre disperata. Ho espresso la vicinanza dell’amministrazione. L’Assessorato ai servizi sociali è a disposizione”, ha concluso.