Il bambino di due anni morto a Livorno lo scorso 17 agosto non era caduto dallo scivolo. Secondo i pm, è stato ucciso dalla mamma. Rintracciata nella mattinata di oggi a Torino, è stata arrestata con l’accusa di omicidio premeditato e condotta nel carcere don Bosco di Pisa, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nei prossimi giorni si terrà l’interrogatorio di garanzia. La madre, una donna cubana di 37 anni, e il figlio di 2 anni e mezzo, Marcus Del Mar Ferrero, erano in vacanza a Livorno senza il padre, italiano, del piccolo. Era stata proprio la mamma ad avvisare il 118 intorno alle 5 di mattina, parlando di un malore. Ma per il bambino non c’è stato nulla di fare.
Durante il drammatico trasporto in ambulanza all’ospedale, il medico aveva provato tutte le manovre di rianimazione, ma una volta arrivati in pronto soccorso non è rimasto che constatare il decesso del bambino. La squadra mobile di Livorno, coordinata dalla procura, si è subito attivata sul caso. Quindi, è stata disposta l’autopsia e sono stati avviati tutti gli accertamenti per chiarire se si sia trattato effettivamente di un malore o se la morte sia stata causata da altri fattori, visto che all’inizio era emerso l’elemento della caduta. Infatti, pareva che il bambino nel pomeriggio precedente era caduto da uno scivolo a Livorno mentre giocava, ma non sembrava al momento che avesse riportato nulla di importante, poi il malore fatale nella notte. Invece, per gli investigatori non è andata così.
BAMBINO MORTO A LIVORNO: LA SVOLTA NELLE INDAGINI
Secondo gli investigatori, la mamma ha ucciso il figlio volontariamente. Il piccolo Marcus ha riportato politraumatismi in varie parti del corpo. Le indagini svolte dalla squadra mobile di Livorno, coordinata e diretta dalla procura, hanno portato alla misura cautelare della custodia in carcere per la madre. Stando a quanto riportato dal Messaggero, la questura di Livorno fa sapere che la «versione dei fatti fornita dalla donna – per cui il bambino si sarebbe sentito male nella notte, dopo che nel pomeriggio precedente era caduto due volte da uno scivolo in un parco giochi di Tirrenia – è stata giudicata priva di alcuna base logica e contrastante con i dati emersi dalle indagini». A ciò si aggiunge quanto emerso dagli esami medico-legali, che hanno evidenziato gravissime lesioni che gli avrebbero impedito di muoversi autonomamente.
Inoltre, la polizia ha ricostruito molti spostamenti fatti dalla donna, col figlio al seguito: il bimbo sarebbe entrato con la madre, nel pomeriggio del 16 agosto, in un condominio in zona Borgo Cappuccini, e ne sarebbe uscito, in braccio alla mamma, dopo oltre 11 ore, forse già morto. L’ipotesi è che la morte del bambino sia attribuibile a un’azione volontaria, molto probabilmente ad una caduta dall’alto all’interno del condominio. Ma altri elementi potrebbero emergere dagli esiti degli accertamenti di polizia scientifica sui reperti, di presumibile natura biologica, che sono stati sequestrati dagli investigatori nel condominio. L’indagata doveva riportare il figlio, dopo la vacanza, al padre, suo affidatario esclusivo, proprio il giorno in cui Marcus sarebbe stato ucciso.