Un indagato per la morte del bambino di due anni morto nella piscina di casa, ad Asti. Il bimbo, trovato privo di sensi, è morto tre giorni fa al Regina Margherita di Torino. Gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati la nonna del bambino, unico adulto presente in casa al momento del fatto, come rivela il Corriere.it. La Procura di Asti indaga per omicidio colposo. L’autopsia sul corpo del bambino è stata effettuata nella giornata di ieri, mercoledì 9 agosto.
“Escludo ogni tipo di responsabilità della mia assistita. La famiglia è distrutta dal dolore. La nonna si è sempre occupata dei nipoti egregiamente, era presente in casa e ha tentato di salvare il piccolo praticandogli anche il massaggio cardiaco, prima che arrivassero i soccorsi” ha spiegato l’avvocato Simona Trimarco di Asti, che difende la nonna del bambino. L’esito dell’autopsia permetterà di chiarire la dinamica della tragedia.
Il piccolo caduto in piscina durante un gioco con il fratellino
Il bambino di due anni era stato trovato senza sensi nella piscina di casa, ad Asti, il 31 luglio. Il piccolo era stato soccorso immediatamente ma le sue condizioni erano apparse subito gravissime. I medici hanno tentato ogni sforzo per rianimarlo, fino a ricoverarlo nel reparto di rianimazione dell’ospedale pediatrico torinese Regina Margherita. Qui il bimbo è rimasto attaccato alle macchine salvavita per sette giorni ma tre giorni fa è morto, tra le braccia dei genitori, che fino all’ultimo avevano sperato in un miracolo.
Secondo una prima ricostruzione, il bimbo sarebbe sfuggito all’attenzione della nonna mentre giocava con il fratellino, finendo nella piscina montata nel giardino. La donna, dopo essersi accorta di quanto avvenuto, avrebbe immediatamente soccorso il nipotino, tentando di rianimarlo con un massaggio cardiaco. Immediato anche l’arrivo dei soccorsi: il piccolo era stato trasportato in ospedale a Torino in eli-ambulanza. I genitori del piccolo hanno deciso di donare gli organi per salvare la vita di tanti altri bimbi.