Non ci sono dati significativi riguardanti possibili danni al nascituro nel caso in cui una donna incinta contragga il Coronavirus, tuttavia si sono già verificati casi di neonati bisognosi di cure urgenti e anche un caso purtroppo di bambino nato morto dopo che la madre aveva contratto il Coronavirus nel terzo trimestre di gravidanza, il che lascia immaginare che l’infezione da Covid-19 possa trasmettersi attraverso la placenta; è stato segnalato anche un caso di aborto spontaneo durante il secondo trimestre di gravidanza, sempre in una donna affetta da Coronavirus, ricoverata a Losanna il 20 marzo scorso.
La signora è stata ogetto di uno studio pubblicato su Jama. Sono stati infatti svolti tutti gli esami necessari, compreso l’istologico placentare e l’autopsia fetale. Si trattava di una donna obesa di 28 anni alla sua prima gravidanza, alla diciannovesima settimana di gravidanza, con febbre alta (39,2°), mialgia, tosse secca e diarrea: il tampone sancì la positività per Coronavirus, le fu somministrato paracetamolo e rimandata a casa.
Due giorni dopo però si è ripresentata con nessun miglioramento e gravi contrazioni uterine: inevitabile dunque il travaglio. Il liquido amniotico e i tamponi vaginali campionati durante il travaglio sono risultati negativi per SARS-CoV-2 e infezione batterica. Dopo 10 ore, il bambino è nato morto.
BAMBINO NATO MORTO: L’ESITO DEGLI ESAMI
I tamponi effettuati sul bambino nato morto hanno dato esito negativo sia per il Coronavirus sia per infezione batterica. L’autopsia fetale non ha mostrato malformazioni e le biopsie del polmone, del fegato e del timo fetali erano negative per il Covid-19. Due tamponi effettuati sulla superficie fetale della placenta sono invece risultati positivi per il Coronavirus e, dopo 24 ore, la placenta è rimasta positiva, mentre a 48 ore solo un tampone rinofaringeo rimaneva positivo.
Questo caso di aborto spontaneo durante il secondo trimestre di gravidanza in una donna con COVID-19 “appare correlato all’infezione placentare con SARS-CoV-2, supportata da reperti virologici nella placenta”, scrivono gli scienziati che si sono occupati del caso. “Non è stata identificata alcuna altra causa di morte fetale. Non vi è stata evidenza di trasmissione verticale, ma l’assenza del virus non è sorprendente dato lo stadio di sviluppo fetale e il breve periodo di infezione materna. Se SARS-CoV-2 attraversa la barriera placentare merita ulteriori indagini”.
Nel 40% delle infezioni materne con sindrome respiratoria del Medio Oriente coronavirus e sindrome respiratoria acuta grave coronavirus (due malattie simili all’attuale Coronavirus) è stata osservata infezione del lato materno della placenta che induce insufficienza placentare acuta o cronica con conseguente aborto spontaneo o restrizione della crescita fetale.