Banana Yoshimoto, nome d’arte di Mahoko Yoshimoto, ha recentemente pubblicato il suo ultimo saggio breve, ‘Cosa significa diventare adulti?‘, del quale ha parlato con la redazione del Messaggero, raccontando anche un paio di aneddoti della sua vita e carriera. Centrale, nel breve testo, è l’assunto che per gli adulti sia fondamentale riscoprire e tenersi stretto il proprio bambino interiore, rimanendo sempre e comunque fedeli a se stessi anche una volta diventati adulti.



Partendo dalla sua carriera, sbocciata grazie al romanzo ‘Kitchen‘, Banana Yoshimoto sottolinea al Messaggero che “per me il cinema è fondamentale, perché mi permette di rompere gli stereotipi che mi sono costruita da sola”. Centrale, nella sua passione cinematografica, anche come fonte di ispirazione è il regista Dario Argento, e racconta che “tuttora, quando sento il cuore inaridito, rivedo in ordine tutti i [suoi] film per ritrovare l’ispirazione. Senza le sua opere”, ci tiene a precisare Banana Yoshimoto, “nelle mie ci sarebbero state solo persone buone e per questo lo ringrazio profondamente”. Su ‘Kitchen‘, invece, sostiene di non sapere con precisione perché sia stato così tanto apprezzato, anche se suppone che sia legato al fatto che “c’è una visione necessaria per la nostra epoca: la libertà di non essere legati a un genere, a un lavoro o all’età”



Banana Yoshimoto: “Per gli adulti è importante riscoprirsi bambini”

Banana Yoshimoto, poi, nella sua intervista si è concentrata sul suo nuovo libro, che è partito quando si è resa conto che “tutto ciò che ha permesso di sviluppare la mia sensibilità è accaduto nei miei primi sette anni di vita”. Riscoprire quel rapporto unico che si aveva da bambini con l’ambiente circostante, secondo la scrittrice, è fondamentale per “ritrovare delle sensazioni di cui fare tesoro” che “potrebbero salvarci da adulti“, ricordandoci “come ci saremmo sentiti” davanti ad un’emozione traumatica.



La gratitudine, racconta Banana Yoshimoto, è stata fondamentale per farle fare il passaggio tra l’infanzia e l’età adulta, perché sperimentandola “sono riuscita a mettere da parte il mio ego ed è stato possibile capire in che modo le persone si relazionano con me, che cosa vogliono fare per me”. Così, ha compreso anche cosa sia l’amicizia, che secondo lei è espressa da “quelle persone che ti aiutano nei momenti di difficoltà, senza esitare nemmeno per un attimo”. Infine, nel testo Banana Yoshimoto parla anche della scuola che abbandonò perché, spiega, era convinta “fosse un mio nemico e, per questo, non mi impegnavo affatto”, mentre oggi sostiene che “forse avrei dovuto studiare di più“, perché “non ho basi di matematica o fisica e questo mi mette in difficoltà”.