La Banca d’Inghilterra lancia l’allarme sull’intelligenza artificiale. A detta degli esperti, questa potrebbe creare “rischi sistemici” nel settore finanziario. Per questo motivo la BoE nel 2024 avvierà una revisione approfondita della tecnologia per contenere la minaccia e assicurarsi che il sistema resti “solido e resiliente”. L’accelerare dei progressi tecnologici ha portato ad un maggiore ricorso all’intelligenza artificiale negli ultimi mesi: il sistema, dunque, secondo chi lavora nel mondo della finanza, va monitorato con attenzione.
Secondo la Financial Policy Committee (Fpc) della Banca il rischio è quello di una “mentalità di gregge” che porti le aziende del settore finanziario a seguire le stesse indicazioni e prendere le stesse decisioni. Verrebbe così minata “la stabilità del sistema”. Andrew Bailey, il governatore della BoE, ha parlato dei progressi dell’IA come stimolanti per la produttività e la crescita economica spiega Il Sole 24 Ore. In particolare l’IA ha un “potenziale enorme” ma è importante “tenere gli occhi aperti”. Infatti, senza controlli, potrebbero esserci situazioni “da 2001 Odissea nello spazio” ha avvertito. Nel celebre film il computer della navicella spaziale si rivolta contro l’equipaggio, prendendo il controllo.
Monitorare l’intelligenza artificiale: l’allarme della Banca d’Inghilterra
L’intelligenza artificiale è sempre più utilizzata, negli ultimi anni, da aziende e banche. L’essenziale, secondo gli esperti, è che chi la utilizzi sia responsabile delle proprie azioni e delle possibili conseguenze, così come i trader della Banca d’Inghilterra. Il governatore della banca centrale Andrew Bailey ha affermato ancora: “È quando si utilizza il trading algoritmico senza capire come funziona che si creano problemi”. Anche la Financial Conduct Authority (Fca) è scesa in campo per regolare il settore: entro l’anno verrà avviata una consultazione sulle cosiddette “terze parti”, cioè sui provider di dati.
L’evoluzione dell’IA nel settore finanziario, dunque, va monitorata secondo gli esperti: questo non vuol dire imporre regole o limitarne lo sviluppo, come ha ricordato Sam Woods, vice-governatore della Banca. “Una regolamentazione specifica potrebbe non essere la via giusta” secondo il banchiere. Intanto, a regolamentare l’intelligenza artificiale, sta pensando l’Unione Europea che sta discutendo sull’IA Act, il primo complesso di norme che andrà proprio a legiferare sul settore.