La prima banca italiana e tra le più importanti d’Europa: Banca Intesa Sanpaolo si è attivata con disposizioni di emergenza per far fronte al caos prodotto dal coronavirus tanto nel nostro Paese quanto purtroppo anche nel resto del continente. E così è annuncio di questa mattina che il colosso del credito con sede a Milano stanzia 15 miliardi di euro subito a disposizione per le imprese italiane alle prese con la grave crisi economica generata dalla chiusura totale o parziale di intere filiere di produzione: 5 miliardi sono destinati al nuovo plafond per le linee di credito aggiuntive, mentre 10 vanno come immediata liquidità per la gestione dei pagamenti urgenti. «L’obiettivo è affiancare le imprese di tutti i settori economici, fornendo la liquidità necessaria per superare la fase economica di crisi. Le misure, in particolare, sono finalizzate a consentire alle aziende di far fronte ai pagamenti, nonostante la progressiva riduzione o addirittura assenza di fatturato, e di tutelare così l’occupazione», si legge nella corposa nota di Banca Intesa Sanpaolo, con la previsione della duplice destinazione di questa maxi-misura da 15 miliardi (quasi un 1% del Pil italiano). In primo luogo, il plafond da 5 miliardi: avrà durata 18 mesi con 6 di pre-ammortamento a condizioni favorevoli fin dalle spese di istruttoria («Tali linee possono essere concesse a clienti e non clienti che al momento non beneficiano di linee di credito disponibili»).



IL PIANO DI BANCA INTESA SANPAOLO

Per quanto riguarda la messa a disposizione di liquidità immediata fino a 10 miliardi ponte Banca Intesa Sanpaolo nell’ottica di “iniettare” fiducia e sostegno (così come le altre banche italiane, qui tutti i provvedimenti) in un momento in cui è drastico il calo praticamente in tutti i settori economici e finanziari d’Italia: «liquidità per i clienti Intesa Sanpaolo, grazie a linee di credito già deliberate a loro favore e ora messe a disposizione per finalità ampie e flessibili, quali la gestione dei pagamenti urgenti». Va ricordato che già il 24 febbraio scorso Intesa Sanpaolo aveva promosso la moratoria di sospensione di 3 mesi per le rate dei finanziamenti prorogabili ancora per altri 3-6 mesi in funzione ovviamente della durata dell’emergenza coronavirus. «Il nostro obiettivo – spiega l’amministratore delegato Carlo Messinaè salvaguardare il valore del Made in Italy, l’eccellenza delle filiere produttive, la forza del nostro export. Siamo convinti che le capacità e la resilienza degli imprenditori italiani consentiranno al nostro sistema produttivo di recuperare rapidamente terreno e di riposizionarsi in maniera vincente nello scenario che emergerà dalla crisi»; non solo, secondo il CEO della banca prima in Italia nella fase di piena emergenza sono messe in campo misure straordinarie di quasi un punto del Pil. «Mettiamo in campo un ammontare significativo di risorse, pari quasi a un punto di PIL. Possiamo farlo perché Intesa Sanpaolo ha le dimensioni, la solidità e una presenza capillare tali da consentire interventi di dimensioni straordinarie in tutti i territori del Paese, dando supporto a tutte le imprese. Le direzioni regionali grazie alla professionalità delle nostre persone e all’ampia delega di cui dispongono nell’erogazione di credito assicureranno al meglio l’efficacia dell’intervento», conclude Messina.

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