Il consiglio dei ministri ha approvato in serata il decreto sulla Banca Popolare di Bari, a 48 ore dal fallimento di un cdm disertato da M5s e Italia Viva. Il decreto prevede la realizzazione di una Banca di investimento. Nel testo, a cui fa riferimento Repubblica, si parla di un finanziamento ad Invitalia «fino a un importo complessivo massimo di 900 milioni per il 2020» per rafforzare il patrimonio del Mediocredito Centrale, affinché questo «promuova, secondo logiche di mercato, lo sviluppo di attività finanziarie e di investimento, anche a sostegno delle imprese nel Mezzogiorno, da realizzarsi anche attraverso il ricorso all’acquisizione di partecipazioni al capitale di società bancarie e finanziarie, e nella prospettiva di ulteriori possibili operazioni di razionalizzazione di tali partecipazioni». La relazione tecnica allegata al documento evidenzia che le norme previste possono «contribuire a ridurre il divario di sviluppo economico tra il Mezzogiorno e le regioni del Centro-Nord». Nel documento c’è anche l’azione di responsabilità nei confronti dei passati vertici della Popolare di Bari. (agg. di Silvana Palazzo)



BANCA POPOLARE BARI, SALVINI “CONTE BUGIARDO”

«Stasera si troveranno per parlare della Banca Popolare di Bari: io voglio vedere in galera quelli che hanno rubato i risparmi dei lavoratori e degli imprenditori pugliesi e quelli che stanno rubando il futuro agli operai dell’Ilva di Taranto», lo ha detto Matteo Salvini intervenendo al comizio della Lega a Bari a poche ore dal CdM a Roma sul salvataggio della Popolare di Bari. Immancabile l’attacco personale al Premier Conte, «Noi viviamo in un Paese dove venerdì pomeriggio alle 15, il premier, ahimé figlio di questa terra, dice che le banche italiane sono sicure e la Popolare di Bari non corre nessun rischio. Cinque ore dopo, Bankitalia commissaria la Banca Popolare di Bari, che ha un buco di un miliardo. Ditemi se possiamo avere un presidente del Consiglio che o è ignorante o è bugiardo. Oppure tutti e due. Se in Puglia salta la Pop Bari, ci sono decine di migliaia di risparmiatori coinvolti». L’attacco al Premier si allarga però sempre alla Puglia ma anche su un altro caso “scottante” come l’Ilva: «Tu, Conte, non puoi andare all’Ilva e dire non so cosa fare, all’Alitalia e dire non so cosa fare, alla Popolare di Bari e dire non so cosa fare. Ti pagano per risolvere i problemi, altrimenti scegli un operaio qualunque e lo mandi al tuo posto a fare il presidente del Consiglio e, probabilmente, lo farebbe anche meglio di te». Salvini poi rilancia sulla riforma urgente e necessaria di Banca d’Italia, «spero che in Parlamento passi la proposta della Lega: riformare la Banca d’Italia per farla passare attraverso il Parlamento italiano e, quindi, attraverso il popolo italiano. Che sia il popolo italiano a nominare i controllori che non controllano». Intanto Di Maio tiene il punto a poco dall’inizio del CdM, «se si deve fare l’intervento allora la Popolare di Bari va nazionalizzata». (agg. di Niccolò Magnani)



CONTE “BANCA DEL SUD”, MA ITALIA VIVA..

Conte e la maggioranza grillina vuole della Popolare di Bari farne la ‘Banca del Sud’, Renzi scuote la testa e nel tardo pomeriggio lancia l’ennesimo avviso-messaggio al Governo ironizzando sulla dicitura dell’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri che parla di ‘misure per la realizzazione di una banca d’investimento’. Fonti di Italia Viva, riporta l’Ansa, sottolineando «Nel titolo del decreto sulla Popolare di Bari si citano ‘misure per la realizzazione di una banca d’investimento’ – manco fossimo a Wall Street -, quando nel testo non si nomina neanche una volta una banca di investimento». I renziani non si tirano indietro e dopo le critiche degli scorsi giorni tornano alla carica di Conte e M5s: «Non c’è nulla di male a dire le cose come stanno: si sta ricapitalizzando la banca». Mentre il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia invita gli alleati «a non inseguire i sondaggi sulla pelle dei risparmiatori», è Matteo Salvini a tornare a tuonare contro il Governo sul tema-banche: «Se salta la popolare Bari, salta la Puglia e salta l’Italia. Stiamo vivendo un momento drammatico, non penso sia più il momento delle polemiche». (agg. di Niccolò Magnani)



CONTE “CDM STASERA, TUTELIAMO I RISPARMIATORI”

Dopo il Ministro dell’Economia e dopo le voci sul possibile CdM in serata, arriva la conferma dallo stesso Premier Giuseppe Conte sul Consiglio dei Ministro straordinario in serata (per evitare ripercussioni sulle Borse domani mattina a Piazza Affari, ndr) per il salvataggio della Banca Popolare di Bari: la riunione del Governo giallorosso arriva come noto dopo 48 ore dal fallito Cdm disertato da M5s e Italia Viva per l’identico obiettivo di oggi. «Sulla Banca Popolare di Bari stasera chiuderemo, faremo un intervento» spiega il Presidente del Consiglio, confermando alle ore 21 il CdM del Governo giallorosso e aggiungendo subito dopo «Tuteleremo i risparmiatori e non concederemo nulla ai responsabili di quella situazione critica anzi, auspichiamo azioni di responsabilità a loro carico. In gioco c’è il tessuto produttivo di un Sud che è in sofferenza». Sempre Conte poi conclude «faremo di necessità virtù e interverremo con una visione strategica con Mediocredito e, probabilmente, il fondo interbancario per rilanciare una banca che potrebbe essere la più importante del Sud». (agg. di Niccolò Magnani)

GUALTIERI “GARANZIA SU TUTELA RISPARMIATORI”

Sull’annosa questione della Banca Popolare di Bari commissariata, è intervenuto anche il ministro dell’economia, Roberto Gualtieri. In un’intervista concessa quest’oggi ai colleghi de Il Messaggero, ha spiegato: ″È doveroso che il governo intervenga per garantire la piena tutela dei risparmiatori, che non corrono alcun rischio, e del tessuto imprenditoriale sostenuto dalla Banca Popolare di Bari. Peraltro il piano che ho illustrato venerdì al Consiglio dei Ministri presenta caratteri molto innovativi e positivi”. Come specificato dallo stesso titolare del Tesoro, a sostegno dell’istituto barese ci sarà l’intervento del “Fondo interbancario di tutela dei depositi, che in passato la Commissione europea aveva discutibilmente impedito per vicende analoghe e che invece, come ha riconosciuto la Corte di giustizia dell’Ue, non può essere considerato come un aiuto di Stato perché le sue risorse sono interamente apportate dal sistema bancario privato”. Inoltre, tramite l’apporto del Mediocredito Centrale, si permetterà il rilancio “della Banca Popolare di Bari nel quadro di un più ampio disegno che punta a sostenere lo sviluppo del sistema del credito del Sud”. Stasera dovrebbe tenersi un nuovo Consiglio dei ministri per fare un decreto a tutela dei risparmiatori. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

BANCA POPOLARE DI BARI COMMISSARIATA: IL COMMENTO DI DI MAIO

Proseguono i pareri politici in merito alla vicenda della Banca Popolare di Bari, commissariata nella giornata di ieri per le eccessive perdite. Secondo il ministro degli esteri e capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, la Banca Popolare di Bari “va nazionalizzata”. Inoltre, stando a quanto specificato dallo stesso pentastellato, “bisogna far partire la commissione d’inchiesta sulle banche”, aggiungendo che qualora una banca dovesse fallire “Non è colpa dei risparmiatori. La solidità del sistema è fondamentale, ma se ci sono manager che hanno prestato soldi allo scoperto e devono pagare. Il tempo del silenzio è finito”. Ha espresso grande preoccupazione invece Michele Emiliano, il presidente della regione Puglia, che uscendo allo scoperto nelle scorse ore ha spiegato: “È una vicenda che mi ha preoccupato molto, noi abbiamo fatto pressioni molto forti sul governo per il decreto di salvataggio della banca. Il Governo ha ritenuto di fare questa operazione con questa modalità: bisognerà vigilare e fare in modo che la Banca Popolare di Bari rimanga una banca pugliese”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

BANCA POPOLARE DI BARI COMMISSARIATA: BAGARRE NEL GOVERNO

Nuova bagarre all’interno del governo a seguito del commissariamento della Banca Popolare di Bari. Nella serata di ieri si è tenuto un Cdm a Palazzo Chigi, disertato però dalle forze alleate Italia Viva e Movimento 5 Stelle. Il ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschini, ha diramato una nota “di fuoco” in cui si legge: “I ministri del Pd hanno partecipato al Consiglio dei Ministri. In ogni scelta di governo, e a maggior ragione quando si tratta di tutelare i risparmi dei cittadini, noi mettiamo doverosamente senso di responsabilità. Le minacce, le aggressioni agli alleati, le assenze per fare notizia, le lasciamo ad altri”. Parole di tutt’altro tenore quelle di Luigi Marattini, vicepresidente dei deputati di Italia Viva, che prima del cdm aveva fatto sapere: “La convocazione improvvisa di un Consiglio dei ministri sulle banche, senza alcuna condivisione e dopo aver espressamente escluso ogni forzatura o accelerazione su questa delicata materia, segna un gravissimo punto di rottura nel metodo e nel merito”. Infine il pensiero di Di Maio il cui partito politico, Movimento 5 Stelle, si è sempre messo di traverso negli scorsi anni per quanto riguarda gli aiuti alle banche: “Abbiamo sempre detto aiuteremo i risparmiatori non i banchieri: in questo momento c’è un problema con la Banca Popolare di Bari ma noi dobbiamo andare a vedere a chi hanno prestato i soldi: pensiamo a un decreto che aiuti i risparmiatori, non gli amici delle banche. Serve una riflessione sul decreto”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

BANCA POPOLARE DI BARI COMMISSARIATA PER PERDITE

Il consiglio di amministrazione della Banca popolare di Bari è stato commissariato dalla Banca d’Italia. La notizia, riportata a cascata in queste ultime ore dai principali quotidiani nazionali, è di una certa rilevanza in quanto l’istituto creditizio in questione è uno dei più importanti non soltanto della Puglia ma dell’intero sud Italia. La decisione, come riferisce Il Post nella sua edizione online, è giunta a causa della cattiva gestione finanziaria della stessa banca, nonchè per via dei molti mutui e prestiti che quasi sicuramente non verranno riscossi. Un commissariamento che ha lasciato un po’ perplessi in quanto negli scorsi giorni il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, aveva escluso un intervento di salvataggio da parte dello stato, dicendo che “non c’è nessuna necessità di intervenire con nessuna banca”. L’istituto barese era sotto la lente di ingrandimento ormai da un paio d’anni a questa parte, e nel 2018 aveva chiuso con perdite pari a 420 milioni di euro, e azioni in forte calo.

BANCA POPOLARE DI BARI COMMISSARIATA: POSSIBILE NUOVO CDM A BREVE

La Banca d’Italia si è quindi sentita in dovere di intervenire, e nella giornata di ieri ha nominato due commissari straordinari, Enrico Ajello e Antonio Blandini, diffondendo poi un comunicato rivolto ai clienti già in allarme, in cui si è spiegato che «la banca prosegue regolarmente la propria attività. La clientela può pertanto continuare ad operare presso gli sportelli con la consueta fiducia». Stando a quanto riferiscono i media in queste ultime ore, il governo potrebbe intervenire a breve con un aumento di capitale di MicroCredito Centrale, una banca che viene controllata dal ministero dell’Economia, di 250 milioni di euro, in attesa poi di soluzioni più adeguate. Ieri si è tenuto un consiglio dei ministri a riguardo, da cui comunque non è emerso nulla di concreto, anche perchè il salvataggio delle banche con soldi pubblici è sempre una questione molto delicata, a cui in passato il Movimento 5 Stelle si era opposto in maniera ferma. Secondo Il Sole 24 Ore, non è da escludere un nuovo Cdm nel giro di 24/48 ore per prendere una decisione definitiva.