La National Bank Trust, banca russa, ha subìto una frode da parte dei suoi vertici da centinaia di milioni di sterline. E, qualora ve lo steste domandando, sì, si tratta proprio del medesimo istituto sponsorizzato da Bruce Willis nell’ambito di uno spot pubblicitario trasmesso nel 2011 in Russia, nel quale l’attore asseriva: “Trust è proprio come me. Solo che è una banca”. Il punto è che, in quel periodo, i vertici dell’istituto finanziario stavano effettuando una truffa da centinaia di milioni di sterline.



All’epoca dei fatti, spiega il “Corriere della Sera”, la maggioranza era detenuta da Ilya Yurov (presidente del Consiglio di sorveglianza), Nikolay Fetisov (presidente dell’istituto) e Sergey Belyaev, che “avrebbero organizzato una frode sui crediti insolvibili e sottratto milioni di dollari dai salari e dai bonus dei dipendenti. Contemporaneamente, un fixer inglese di nome Benedict Worsley dirigeva le operazioni offshore della banca e aveva messo in piedi una fabbrica di documenti falsi a Cipro che servivano a deviare fondi. Nel 2014 lo schema implose, la banca collassò e Mosca fu costretta a intervenire, investendo 100 miliardi di rubli per salvarla, all’incirca un miliardo e mezzo di euro: la proprietà finì così alla Banca centrale russa”.



BANCA RUSSA FRODATA: TRIBUNALE NON DÀ L’OK AL RISARCIMENTO PERCHÉ…

A gennaio 2020, l’Alta corte di giustizia di Londra ha stabilito che la banca russa dovesse ricevere un maxi risarcimento da 735 milioni di sterline (865 milioni di euro) da parte dei tre proprietari coinvolti. Come riportato dal “CorSera”, la National Bank Trust sta cercando quindi di ottenere il risarcimento, ma proprio quel passaggio di proprietà del 2014 rende la soluzione molto più complicata, in quanto “i soldi recuperati potrebbero finire direttamente nelle casse dello Stato russo, andando a finanziare la guerra di Putin di Ucraina”.



Christine Jardine, portavoce dei liberaldemocratici britannici per il Tesoro, ha asserito: “Il governo deve assicurare al popolo britannico che le sanzioni sono applicate a tutti gli amici del Cremlino senza eccezioni, e che la National Bank Trust non sia in posizione di aiutare Putin a finanziare lo sforzo bellico. Se così fosse, andrebbe sanzionata immediatamente”. Fino a quando il tribunale non darà il proprio via libera, insomma, non ci saranno transazioni di natura economica.