Monte dei Paschi di Siena, Generali e Mediobanca: secondo l’ultima mozione del Centrodestra – siglata da 80 parlamentari guidati da Giorgia Meloni (FdI), Giulio Centemero (Lega) e Sestino Giacomoni (Forza Italia) – vi sarebbe un unico progetto francese dietro le ultime importanti mosse della finanza europea. In un lungo focus di “Milano Finanza” viene spiegata nel dettaglio il documento presentato dal Cdx alla Camera, con le opposizioni preoccupate che dietro le sorti di Mps, «dal momento che la banca ha ufficializzato l’apertura della data room ai soggetti interessati in vista dell’M&A con un altro gruppo che permetterebbe al Mef di cedere il suo 64% attuale delle quote nel Monte».



Dal Centrodestra al M5s, è lungo il coro di allarme lanciato sul presunto “progetto francese” delle banche transalpine: si teme che la quinta banca italiana per dimensioni non finisca sposa alla fine unita a Unicredit – come vorrebbe il Mef – ma ad un gruppo francese.

LA MOZIONE DEL CENTRODESTRA

Il documento del Centrodestra si unisce alla più ampia mozione su Borsa Spa depositata ieri sera alla Camera dei Deputati, con all’attenzione del Governo l’interesse ingente delle banche di Francia sul risparmio degli italiani. «Alla fine di dicembre 2019 circa il 33% del debito italiano era in mano a soggetti stranieri e, come riportato nel report Foreign investors in italian government debt di Unicredit, il primo Paese investitore è la Francia al 21%, i cui istituti di credito detengono una quota di 285,5 miliardi di euro di debito pubblico italiano», si legge nel documento pubblicato in ampli stralci da MF. Si evidenza la «pervasiva presenza nel nostro debito pubblico», ma non solo: «Come Centrodestra abbiamo firmato una mozione che mette in evidenza la pervasiva presenza nel nostro debito pubblico degli istituti francesi che detengono 285,5 mld di euro di Btp. Non possiamo permettere che MPS finisca il mani francesi come emerso da ipotesi stampa!», scrive sui social il tesoriere della Lega Giulio Centemero.



Nel quadro attuale – con Bnp Paribas che detiene 143 miliardi del nostro debito e Credit Agricole 97 – dichiara la mozione dell’opposizione «acquisire il controllo di Monte Paschi di Siena consentirebbe grande spazio alla finanza francese, ad esempio anche attraverso un rafforzamento della partnership con Mediobanca, che è anche advisor finanziario di Mps, all’interno del quale l’asse con gli istituti già in mano ai francesi sarebbe il viatico principale per la creazione di un terzo polo bancario».

Leggi anche

CRISI FRANCIA/ Ecco perché l'Europa rischia una crisi peggiore del 2011