È finita un giorno in anticipo l’occupazione dell’Istituto Severi Correnti in via Alcuino 4 nella zona Citylife di Milano. Gli studenti hanno consegnato le chiavi e hanno abbandonato la scuola nella notte, permettendo ai professori e alla preside di rientrare nell’edificio. Sgradevole, però, la sorpresa che si sono trovati davanti i docenti, con danni per migliaia di euro e la scuola inagibile almeno fino alla prossima settimana. Già solo per pulire, secondo quanto riporta Il Giorno, sarebbero necessari 40mila euro. Nel dettaglio, i professori avrebbero trovato banchi rotti e altri arredi rovinati, computer buttati a terra o nella spazzatura, scritte sui muri, telecamere di sorveglianza danneggiate e rete wifi fuori uso. Non è tutto: sono stati forzati gli armadietti del personale e anche gli estintori in corridoio sono stati toccati (e scaricati), tanto che i docenti hanno trovato un’aria irrespirabile, secondo le loro testimonianze.



La dirigenza dell’Istituto in un comunicato ha sottolineato: “Nella notte tra giovedì 1 e venerdì 2 febbraio è pervenuto alla dirigenza un comunicato in cui gli occupanti dichiaravano la necessità di porre fine all’occupazione dei locali della scuola a seguito dell’ingresso non autorizzato di esterni, responsabili, secondo quanto riportato, di ingenti danni alle strutture e alla strumentazione scolastica”. Nella nota della dirigente scolastica viene spiegato che “sono stati immediatamente convocati i membri del Consiglio d’Istituto, il responsabile della sicurezza e le forze dell’ordine al fine di rendicontare con precisione i molti danni rilevati e di confrontarsi in merito agli eventuali provvedimenti da porre in atto”. E poi ancora: “Se pure la responsabilità dei danni fosse ascrivibile a presunti esterni, gli occupanti, invece di abbandonare la scuola al controllo di altri, sarebbero dovuti intervenire direttamente o avrebbero dovuto chiamare le forze dell’ordine, ma sicuramente non permettere lo scempio avvenuto. Precisiamo inoltre che alcuni dei danni dichiarati nel comunicato erano già visibili la mattina del 31 gennaio, secondo giorno di occupazione, segno della totale assenza di controllo della situazione sin dall’inizio”.



Occupazione Istituto Severi Correnti a Milano: la comunicazione alla dirigenza

L’occupazione dell’Istituto Severi Correnti nella zona Citylife di Milano è scattata martedì 30 gennaio per protestare e chiedere lezioni sulla situazione in Palestina, sul caso di Ilaria Salis e di Davide “Dax” Cesare oltre che per richiedere corsi di autodifesa femminile e attività ludiche come partite di pallavolo. Tra il 1 e il 2 febbraio, poi, alla dirigenza scolastica è arrivata una comunicazione dagli studenti del Collettivo, nella quale si leggeva: “Mi scusi se le scrivo a quest’ora ma è una comunicazione urgente da parte degli studenti occupanti che mi hanno chiesto di inviargliela. Abbiamo lasciato la scuola a causa di ripetuti attacchi di esterni, che più volte si sono infiltrati nell’edificio e l’hanno danneggiato gravemente, usando soprattutto gli estintori”.



Il messaggio degli studenti alla dirigenza scolastica, ancora, proseguiva così: “Troverete gli estintori usati nello spazio della radio e quelli non usati li abbiamo messi al sicuro nei diversi bagni del personale, chiudendo a chiave. Abbiamo lasciato la scuola stasera e troverete molti oggetti fuori posto, nonostante noi abbiamo fatto tutto il possibile. Siamo stati forzati a lasciare la scuola frettolosamente per continue pressioni esterne che non ci avrebbero permesso di garantire la sicurezza e l’ordine all’interno dell’istituto. Chiaramente non erano queste le nostre intenzioni e vogliamo che sappiate che ne siamo amareggiati”. Secondo la dirigenza scolastica, invece, la responsabilità sarebbe proprio degli studenti occupanti, che adesso dovranno rispondere dei loro gesti.