Intervenendo al vertice sulla distribuzione dei nuovi banchi, il Commissario all’emergenza Domenico Arcuri sostiene che degli oltre 2 milioni di banchi ordinati «una parte non insignificante non hanno nulla a che fare con la richiesta del distanziamento ma sono il risultato di una volontà di rinnovare il parco delle attrezzature delle scuole: in 173 mila casi sono state richieste sedie ma non banchi. Purtuttavia sono stati sostanzialmente trovati tutti, anche solo una parte di queste attrezzature serve a rispettare il requisito del distanziamento». In una nota pubblicata dall’Ansa e attribuita sempre ad Arcuri, si aggiunge come saranno distribuite 11 milioni di mascherine gratuite al giorno alle scuole. «A disposizione di studenti e personale. E saranno distribuiti anche 170mila litri di gel igienizzante la settimana, in modo da rispondere ai requisiti di base: protezione individuale, igienizzazione mani e screening», spiega ancora Arcuri nel vertice con Azzolina, sindacati e USR. Come ha invece spiegato il Cts nella nota successiva all’incontro sulle linee guida «Tutti gli interlocutori coinvolti stanno mettendo le loro competenze al servizio di questo obiettivo, lavorando per l’identificazione di spazi che possano utilmente complementare quelli esistenti, per l’acquisizione dei banchi (che arriveranno a partire dall’8 settembre e la cui distribuzione sarà completata nel mese di ottobre sull’intero territorio nazionale), per identificare percorsi che disciplinino le entrate e le uscite degli studenti, nonché i movimenti all’interno degli istituti, in maniera da evitare assembramenti» Restano ancora da chiarire, in attesa di comunicazioni ufficiali post-vertice, i nodi sui criteri da adottare per la consegna e la parallela regolamentazione da adottare in attesa dell’arrivo dei banchi “con le rotelle”.
VERTICE SUI BANCHI MONOPOSTO
Mentre in queste ore il Cts è convocato assieme alla Ministra Azzolina per dirimere le nuove linee guida sulla riaperture delle scuole, è il tema dei banchi “monoposto” in consegna nelle prossime settimane in tutte gli istituti d’Italia a tenere alta la tensione tra Miur, docenti, famiglie e lo stesso Comitato Tecnico Scientifico. Secondo le ultime novità emerse da fonti scolastiche, questa sera alle ore 19 si terrà un vertice tra il Commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri – che ha dato il via al bando sui 2,4 milioni di banchi “a rotelle” lo scorso 12 agosto – l’Anci (i Comuni), i sindacati, gli Uffici scolastici regionali e la stessa Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: sul tavolo il problema delle aule da reperire e i criteri delle priorità per la distribuzione dei banchi monoposto. I territori locali – e non da ultimo diverse scuole superiori della Regione Lazio – lamentano confusione nelle informazioni e tempi di consegna ben oltre l’iniziale bando europeo commissionato da Arcuri: il Presidente di Invitalia invece fa sapere in una nota come comincerà il 7-8 settembre la distribuzione dei nuovi banchi atti a far rispettare il distanziamento fisico di almeno 1 metro da i bambini all’interno delle classi.
I CRITERI DELLA CONSEGNA DEI BANCHI
Questa fase di consegna dei banchi però potrebbe estendersi fino alla fine di ottobre con conseguenze sanzionatorie laddove le imprese non dovessero rispettare questa scadenza: sono previste infatti multe per quelle che, tra le 11 imprese vincitrici del bando, dovessero sforare i tempi di consegna alle scuole oltre il 31 ottobre. Il problema, come più volte ribadito da Arcuri, è che i criteri della consegna saranno stabiliti a seconda del fabbisogno: ad oggi però manca ancora un calendario specifico, con gli istituti che lamentano su Arcuri e Azzolina la mancanza di chiarezza sui prossimi step. Per questo motivo oggi il vertice al Ministero dell’Istruzione dovrebbe stabilire il calendario sui tempi di consegna alle scuole dei banchi: toccheranno per primi alle scuole messe peggio in termini di distanziamento, ovvero con poche aule e spazi ristretti. Sorgono però diversi dubbi e domande finora “evase” dal Commissario all’emergenza Covid: i banchi verranno dati al Sud Italia dove le scuole sono generalmente in condizioni peggiori, oppure andranno nelle aree dove vi è la maggior incidenza dei contagi? Nel frattempo, il Cts assieme ad Arcuri stanno mettendo a punto nelle linee guida norme specifiche affinché i presidi non abbiano conseguenze penali laddove sorgessero focolai Covid negli istituti: «Nel decreto liquidità di giugno si esime da ogni responsabilità giuridica il datore che segue le linee guida. Vale per privato e pubblico. Se un lavorare si ammala, Inail determina dopo se è indennizzabile, ma non c’è correlazione tra riconoscimento assicurativo e responsabilità di datori di lavoro e presidi» , spiega il membro Cts Sergio Iavicoli a “Repubblica”.