Bancomat: in che modo cambierebbero i costi

Le banche vorrebbero modificare i costi delle commissioni di prelievi e operazioni allo sportello e la proposta è stata già avanzata all’antitrust che dovrà valutare se ci sono i requisiti.

L’autorità darà il suo giudizio necessariamente entro ottobre 2022, sulla base di una proposta avanzata da bancomat, un’azienda che gestisce da 40 anni e circuiti di pagamento diffusi su tutto il territorio italiano. L’obiettivo dell’azienda è quello di rendere autonomo negli istituti di credito nel decidere i prezzi delle commissioni.



La misura causerebbe delle commissioni extra che però il cliente conoscerebbe soltanto alla fine e quindi sarà proprio questo l’argomento centrale su cui l’autorità dovrà esprimersi prima di approvare o rifiutare la proposta.

Se la proposta potesse incontrare l’approvazione dell’antitrust ed i clienti dovrebbero pagare 1,50 euro di operazione.



Bancomat: perché queste variazioni di prezzo?

Ma perché aumentare il costo di queste operazioni finanziarie? In realtà questa domanda trova differenti risposte: i costi di manutenzione di ammortamento degli sportelli ATM sono elevati anche per gli istituti di credito e per questo motivo molti ATM sono stati chiusi in diverse città. Si tratta infatti di strutture sempre accese che hanno il loro consumi e soprattutto i loro costi di manutenzione necessitando comunque di interventi tecnici mirati.

Secondo l’azienda bancomat perché da 40 anni gestisce appunto tutti gli ATM italiani, l’introduzione dell’Autonomia con il tetto massimo sarà vantaggiosa sia per quei contribuenti che oggi pagano commissioni superiori a 3 euro di commissioni sia per le aziende che avrebbero comunque un gettito costante e soprattutto fisso, ma questo soltanto dal 31 ottobre, data in cui l’Antitrust dovrebbe pronunciarsi.