Clima di alta tensione nel Consiglio comunale di Terni. Rissa sfiorata questa mattina tra il sindaco Stefano Bandecchi e i consiglieri di minoranza di Fratelli d’Italia. Come evidenziato dall’Ansa e confermato dai video pubblicati in rete, è stato necessario l’intervento della polizia locale per evitare il contatto fisico tra il primo cittadino e Marco Celestino Cecconi, capogruppo del partito di Giorgia Meloni.
La veemente lite è nata da un botta e risposta sui conti comunali tra Bandecchi e il consigliere Orlando Masselli. Il sindaco ha più volte ripetuto a Masselli di “vergognarsi nel dire che oggi servono i soldi”, ricordandogli che era stato l’ultimo assessore al bilancio prima dell’arrivo dell’attuale maggioranza. I toni si sono alzati ulteriomente e il primo cittadino ha invitato Masselli a smettere di ridere “altrimenti gli volano via tutti i denti dalla bocca”. L’uscita ha mandato su tutte le furie Cecconi, che ha richiamato Bandecchi a un atteggiamento e a un linguaggio più moderato. La situazione è dunque sfuggita di mano: il primo cittadino ha lasciato la sua postazione e ha puntato Cecconi, travolgendo una sedia. Come anticipato, l’intervento degli agenti ha evitato il peggio.
Terni, rissa sfiorata in Consiglio comunale
Dopo la rissa sfiorata, Bandecchi è stato accompagnato fuori dall’aula consiliare e la seduta è stata sospesa. Immediate le reazioni dell’opposizione che chiedono le dimissioni del sindaco, così la Lega: “Bandecchi non è in grado di fare il sindaco e se non si tratta di una questione di incompatibilità degli incarichi, è una questione di incompatibilità morale e di comportamento. Anche oggi in aula di Consiglio comunale l’ennesimo scempio, l’ennesimo teatrino di un sindaco che invece di confrontarsi, minaccia pesantemente (‘le volano via tutti i denti dalla bocca’), insulta e cerca di aggredire fisicamente un consigliere di opposizione che sta solamente facendo il suo lavoro nell’incalzare l’amministrazione a fare il proprio”. Sulla stessa lunghezza d’onda il Partito Democratico: “Contrasteremo questo atteggiamento in tutte le sedi opportune, considerando non più plausibile che l’incarico di sindaco di Terni sia ricoperto da una persona che continuamente si espone e si esprime nelle modalità che purtroppo tutti possono vedere. Saranno poi le autorità competenti, confidiamo con tempestività, a valutare le conseguenze delle azioni di questa persona. In ogni sede”. Intervistato dall’Ansa, Bandecchi non ha fatto passi indietro: “Mi devono chiedere scusa, perché quando parla un consigliere e a maggior ragione il sindaco, tutti gli altri devono stare zitti. Non possono sbeffeggiarmi dicendomi delinquente o pagliaccio”. L’ex presidente della Ternana ha aggiunto: “Quando mi sono alzato e mi sono diretto verso il consigliere Cecconi volevo soltanto farlo mettere seduto, infatti non l’ho nemmeno sfiorato. Le posso assicurare che sono stato buono, se continuano a rompermi… diventerò cattivo e due schiaffi in faccia glieli do davvero. Fino a quel momento avevo ascoltato tutti gli interventi in silenzio poi quando è toccato a me parlare sono iniziate le interruzioni e gli sberleffi per altro su un tema, quello della carenza di vigili urbani, causato dalle precedenti amministrazioni e che io sto risolvendo con sessanta nuove assunzioni”.