A Milano, sulla facciata centrale del Duomo, è stata esposta in mattinata una bandiera della Palestina, comparsa tra le due gruglie. Poco dopo, intorno alle 13, nella piazza milanese è intervenuta la polizia, che ha rimosso il drappo esposto in segno di solidarietà con Gaza, sotto assedio ormai da mesi dopo gli attacchi di Hamas a Israele dello scorso 7 ottobre. Dopo i fatti è arrivata anche l’autodenuncia: a srotolare la bandiera è stato Stefano Apuzzo, candidato alle elezioni europee con Alleanza Verdi e sinistra. 



Parlando all’agenza di stampa La Presse, Apuzzo ha ammesso di essere stato proprio lui a esporre la bandiera della Palestina sul Duomo, spiegando di aver fatto una serie di sopralluoghi nei giorni passati, notando un “buco” nel quale potersi inserire, senza essere controllato: così ha raggiunto la cima della splendida chiesa simbolo di Milano e una volta in posizione ha preso la bandiera per esporla. In quel momento sono arrivati un uomo e una donna che hanno pensato forse a un gesto estremo dell’uomo ma una volta comprese le sue reali intenzioni, si sono allontanati.



La polizia ha tolto la bandiera della Palestina

Dopo aver raggiunto la cima del Duomo di Milano, tra le griglie, Stefano Apruzzo ha cominciato a srotolare la bandiera della Palestina per apporla proprio in cima alla chiesa, come si vede in un video girato da alcuni passati in piazza: l’operazione è durata alcuni minuti, essendo la bandiera piuttosto grande. Una volta fissato alle estremità, il drappo ha cominciato a sventolare ed è rimasto in cima al Duomo per qualche minuto, strappando inoltre qualche applauso in piazza. Lo scopo del questo è abbastanza scontato: Apruzzo voleva protestare contro il genocidio in corso a Gaza, come ha urlato anche il politico candidato alle europee.



Parlando ancora a La Presse, il politico candidato alle europee ha spiegato: “Dopo poco è arrivata la polizia, mi hanno già identificato”. L’intervento delle forze dell’ordine, pochi minuti dopo l’affissione della bandiera tra le guglie, ha fatto sì che questa venisse tolta. Già pochi giorni prima un’altra bandiera era stata esposta sui balconi della galleria Vittorio Emanuele II a Milano.