L’aumento dei prezzi del gas e dell’energia potrebbero essere favorevoli, almeno secondo Bankitalia. Il governatore Ignazio Visco ed il dg di Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, pensando che l’attuale aumento spropositato dei prezzi, a causa della crisi inflattiva ed energetica seguita allo scoppio della guerra in Russia – ma iniziata già prima – sarebbe uno straordinario incentivo per la transizione. Per Visco, “Viviamo in momenti difficilissimi, con rischi di razionamenti, ma non dobbiamo perdere la loro utilità ad accelerare la transizione energetica”.



Stop, dunque, a carbone o fossili secondo il governatore di Bankitalia e via alle energie rinnovabili, indipendentemente dalle esigenze delle tante famiglie e imprese letteralmente in ginocchio. Anche il dg Signorini è d’accordo con le misure attuate dal governo, proprio perché sarebbero una straordinaria opportunità affinché “i prezzi crescano per raggiungere i nostri obiettivi di lungo termine della transizione climatica”. Nonostante i 2 milioni di famiglie italiane che vivono sotto la soglia di povertà, a cui si affiancano quasi 6 milioni di cittadini, l’aumento dei prezzi vede Bankitalia tra i favorevoli.



Crisi economica porta alla transizione ecologica? I fatti dicono altro

Dopo il primo anno di pandemia da Covid-19 abbiamo assistito ad un importante calo del Pil, che come ricorda Nicola Porro ha sfiorato la cifra del 9 per cento. Pochi giorni fa, Confindustria ha ribadito come che la crescita del 2023 sarà pari a zero. Assistiamo inoltre ad una percentuale inflattiva record, che oggi è al 9 per cento, mai così alta dal 1983. Nonostante ciò, Bankitalia vede in maniera positiva l’aumento dei prezzi che sta portando sul lastrico milioni e milioni di famiglie e aziende in Italia.

“Meglio concentrare le limitate risorse di bilancio pubblico disponibili sulle famiglie più colpite, sugli investimenti nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica”, ha concluso Signorini. La realtà, però, è molto diversa. L’incredibile crisi economica non sta affatto portando verso energie verdi, bensì il contrario. Proprio il boom dei prezzi del gas ha portato alla riattivazione delle produzioni nelle miniere di carbone prima dismesse, dalla Cina alla Germania. Dunque, i Governi, pur di sopravvivere, stanno tornando alle energie sporche. Altro che transizione ecologica.