Gli hanno chiuso il bar e lui ha deciso di filmare il tutto. Il protagonista di questa vicenda è Massimo Graziuso, titolare del Paris di Moncalieri, in provincia di Torino, che è stato costretto ad abbassare le serrande per cinque giorni, per la presenza di un cliente nei pressi del locale. Durante il fermo l’uomo ha deciso di estrarre il proprio smartphone e, con mascherina abbassata, ha ripreso la scena pubblicandola poi sulla propria pagina Facebook: «Questo è un abuso di potere – dice mentre filma – c’era una sola persona seduta e per giunta in un’area privata. E ora mi chiudono il locale». L’episodio si è verificato, come scrive La Stampa, nella serata di sabato, e oltre alla chiusura del Caffè per i prossimi cinque giorni, Massimo Graziuso dovrà pagare anche una multa di 400 euro per aver violato le disposizioni anti-covid. Il titolare ha contestato la violazione inflittagli, ed ha così girato un video mentre in sottofondo si sentivano gli agenti che lo invitavano ad alzarsi la mascherina e a non riprendere la scena.
GLI CHIUDONO IL BAR PER UN CLIENTE, IL TITOLARE: “FACCIO QUELLO CHE VOGLIO”
Ma lui imperterrito: «Faccio quello che voglio, posso riprendere la situazione davanti al mio locale: io mi devo tutelare». Il video, che poi è divenuto virale, ha ricevuto numerosi commenti, molti dei quali contenenti pesanti insulti nei confronti delle forze dell’ordine; di conseguenza non è da escludere che tali soggetti possano essere convocati e magari venire anche denunciati, cosa che è già successo in passato. Come riferito da Torinosud.it, pare che già negli scorsi giorni erano giunte segnalazioni alla polizia municipale in merito alla presenza di diverse persone fuori dal bar Paris, e di conseguenza sabato sera le forze dell’ordine hanno deciso di intervenire ed è scattata la sanzione. Forse, fermo restando che le cose siano andate realmente così, era meglio sottostare alle regole di restrizione, continuando a lavorare ed evitando che il locale venisse chiuso con annessa anche una multa da pagare: un danno economico di non poco conto in un periodo già di crisi come quello che stiamo vivendo.