C’è una donna a Palermo che ha tenuto quasi 10 giorni in casa la bara della madre morta. Una vicenda riportata dal Giornale di Sicilia e che ha come sfortunata protagonista Giusy La Mantia, che ha perso la mamma a fine febbraio “Mia mamma è deceduta nella notte del 19 febbraio – la denuncia della donna, come riferito dal quotidiano siciliano – abbiamo subito avvertito l’impresa funebre per l’organizzazione delle esequie e non ci saremmo mai aspettati che potesse succedere una situazione come quella che stiamo vivendo”.
La donna ha quindi tirato in ballo il Comune, e questi ha replicato, come scrive Repubblica “Il Comune di Palermo non ha mai negato l’accesso di un feretro da custodire in deposito al cimitero dei Rotoli”. I dubbi comunque restano in quanto la stessa Giusy La Mantia, dopo aver appunto “citato” l’amministrazione comunale, avrebbe fatto retromarcia: “C’è stato un fraintendimento – ha spiegato sempre la signora a Repubblica – mi assumo ogni responsabilità. Ho scelto io di tenere la salma in casa, sperando che prima o poi si liberasse un loculo a Sant’Orsola. Il Comune di Palermo non ha nessuna colpa”.
BARA DELLA MAMMA IN CASA, CASO RISOLTO: “FUNERALE ALLE 11:30”
Quindi il Comune di Palermo ha ribadito, sottolineando come la madre della donna non sarebbe morta il 19 febbraio, come specificato dalla figlia della vittima, ma il 21, due giorni dopo: “Abbiamo appurato l’inesattezza riferita dalla signora La Mantia, dopo avere accertato, non risultava alcun decesso di quel nucleo familiare nei giorni precedenti”. Querelle risolta, con il funerale che si è tenuto negli scorsi giorni: “Il funerale di mia mamma sarà officiato alle 11,30”, aveva ufficializzato la stessa La Mantia. Un caso che aveva comunque fatto scalpore e che nel giro di poche ore aveva fatto il giro del web. La signora aveva fatto entrare le telecamere nella propria abitazione, mostrando appunto la bara contenente la mamma in salotto. Resta comunque da comprendere il perchè la defunta sia rimasta così a lunga nell’abitazione, e non si è ben capito chi abbia sbagliato. Qui il video della vicenda