Paura al cimitero dell’Aquila, dove è esplosa una bara. «Un fenomeno particolarmente raro», così lo ha definito il sindaco Pierluigi Biondi, che ha disposto la chiusura del loculario con un’ordinanza e ne ha dato notizia con l’assessore con delega ai servizi cimiteriali, Fabrizio Taranta. Quindi, per i prossimi giorni non sarà accessibile. Un provvedimento necessario dopo l’esplosione della bara, avvenuta all’interno di un loculo. L’area infatti deve essere ripulita, mentre il feretro deve essere recuperato e poi nuovamente inumato.
Il primo cittadino ha aggiunto che è stata subito allertata l’Azienda sanitaria locale, che non poteva intervenire prima di questa mattina. «Sino a quel momento, pertanto, l’accesso al loculario sarà interdetto a chiunque non sia autorizzato», ha ribadito il sindaco. Il fenomeno è inquietante e raro, ma comunque del tutto naturale, quindi ha una spiegazione “scientifica”.
L’AQUILA, BARA ESPLODE NEL CIMITERO: COS’È SUCCESSO
L’esplosione di una bara può verificarsi in seguito ad un difetto di funzionamento della valvola di sfiato delle bare che nel caso in cui si inceppa può bloccare il lento defluire dei gas che si formano durante la decomposizione dei corpi. Inoltre, alcune casse da morto possono essere difettose di loro oppure possono essere state costruite con materiali scadenti, anche per quanto riguarda le valvole. Tante dunque le possibili ipotesi.
Anche il caldo torrido di questi ultimi giorni può avere avuto un ruolo, in quanto potrebbe aver accelerato la decomposizione del cadavere, di conseguenza l’innaturale fuoriuscita di gas può aver causato l’improvvisa esplosione della bara all’interno del loculo.