Migranti, criminalità e natalità: sono questi i temi su cui il professor Marzio Barbagli ha messo in discussione la sinistra. Lui che è uomo di quell’area ed elettore del Pd, ha condotto ricerche che hanno evidenziato la relazione tra reati e immigrazione irregolare, ma lo hanno anche esposto alle critiche proprio dei suoi ambienti di riferimento. Professore emerito dell’università di Bologna, ha scritto un libro in uscita il 5 maggio che s’intitola “Uomini senza – Storia degli eunuchi e del declino della violenza”. Un tema che ritiene rilevante per diversi motivi: «La loro storia di tremila anni prova la tendenza alla diminuzione della violenza. Inoltre, non definendosi né uomini né donne, mettono in discussione la concezione binaria dei generi».



Il professor Marzio Barbagli ne parla a La Verità, in un’intervista in cui si sofferma sulle critiche ricevute dalla sinistra per i suoi lavori in cui stabilisce una forte relazione tra migranti e reati. «Parliamo principalmente di spaccio e dei reati contro il patrimonio. Di questo tipo di reati, gli immigrati regolari ne commettevano un numero maggiore in rapporto alla loro presenza in Italia». Per quanto riguarda gli omicidi, l’8% di irregolari presenti commetteva il 40% di questi reati. Ma la situazione ora è cambiata. «Dal 2007 ad oggi il numero di omicidi degli immigrati irregolari è fortemente diminuito. Oggi l’Italia è il paese con il tasso più basso di omicidi dell’Unione europea».



BARBAGLI “ALCUNI CITRULLI DELLA SINISTRA…”

Ma la sinistra ha attaccato il professor Marzio Barbagli mettendo in dubbio la veridicità delle sue ricerche. Peraltro, viene sottovalutato un aspetto rilevante che lui ha sempre messo in evidenza: «L’emigrazione nasce sempre dal confronto tra le condizioni del Paese d’arrivo con quelle del Paese da cui si parte». Ma media e politica non seguono le variazioni. In merito alla polemica della riduzione della protezione speciale, il sociologo a La Verità ha spiegato che «mentre la destra è sensibile al rischio di essere vittima di atti criminali, la sinistra è attenta alle problematiche della criminalità organizzata, ma lo è meno ai piccoli reati contro il patrimonio». Un altro tema sottoposto a interpretazioni è il calo della natalità, per il quale in passato Barbagli è stato criticato in passato, in particolare nel 1980. «Quando esposi le mie idee alcuni citrulli della sinistra, che ora negherebbero, dissero che erano argomenti di destra». In merito al governo attuale, apprezza le proposte sulla detassazione e i servizi di sostegno al lavoro femminile, ma avverte: «Dobbiamo sapere che si tratta di un impegno di cui non si vedono effetti immediati». Infine, in merito ai bollettini durante la pandemia Covid, Barbagli ha osservato che «i dati quotidiani riportati da tutti i media palesavano sicuramente alcuni difetti». Ma a stupirlo è stata l’esclusione dell’Istat dal processo di raccolta e diffusione dei dati. «La situazione era più o meno quella, negativa, rappresentata. Però alcuni errori nella comunicazione dei dati sono stati fatti».

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