Barbara Alberti senza mezzi termini nella lunga intervista rilasciata ai microfoni de La Verità. Reduce dalle polemiche scatenate per un suo intervento su Vanity Fair legato al sesso in avanzata, la scrittrice ha spiegato che l’eros è una vittima della modernità, un declino iniziato quando è diventato un affare pubblico, qualcosa da sbandierare. La sacralità del sesso è andata persa secondo la pensatrice, che ha poi parlato della scomparsa della trasgressione: «È diventato una regola. Manette, fruste, sesso sadico telematico…che mancanza di fantasia. Che noia. Ormai la trasgressione esiste solo nella sua forma più bestiale, la violenza. Già 30 anni fa il geniale Carlo Verdone aveva intercettato il ridicolo trash del “Fa – molo strano” di due piccolo borghesi alla moda».



BARBARA ALBERTI: “BODY POSITIVE? VORREI BRUTTE VERE”

Barbara Alberti ha parlato poi del suo essere femminista e si è soffermata sulle critiche destinate al body positive. La posizione della scrittrice è semplice: «La bellezza va rispettata, come il suo contrario. Trovo giustissimo che la si smetta di sfottere le persone per il loro sembiante. Ma crederò di più in questo movimento quando vedrò fra le attiviste del body positive delle brutte vere». Barbara Alberti ha messo in evidenza che le donne che vanno in tv a parlare di un tema così delicato sono tutte belle e in leggero sovrappeso. Poi sul femminismo “estremo”: «Perché, esiste un femminismo estremo? Magari. La situazione delle donne in Italia sarebbe molto migliore. Vedo solo tante signore che sfilano in passerella». Una battuta, poi, sul sessismo: «Razzismo allo stato puro. Non ti considero una persona, ma solo secondo i miei pregiudizi sul tuo sesso. Non sarà facile uscire da questa follia millenaria».

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